Cliccare per credere.
giovedì 6 settembre 2007
martedì 28 agosto 2007
It's a wrap!
Per tutto ciò, ringraziamo:
- La Presidenza della Repubblica, per il lusinghiero riconoscimento che ancora una volta ha riservato a Teatri in Città ed ai suoi meriti.
- L'Assessorato Regionale ai Beni Culturali, per il contributo che ci ha consentito di realizzare questa edizione del festival.
- Il Comune di Caltagirone, in special modo il Sindaco ed il Vice-sindaco, per la condivisione di questo progetto artistico; per tutte le volte in cui, con pazienza ed attenzione, hanno accolto i nostri contributi di idee e proposte per la crescita del nostro territorio, e per lo spirito di costruttivo confronto con cui ascoltano e rilanciano le nostre critiche.
- Il Comune di San Michele di Ganzeria, che per la prima volta ha partecipato a Teatri in Città accogliendone uno degli eventi più coinvolgenti.
- La Direzione dei Musei Civici, il personale di custodia di Villa Patti e i membri dell'Associazione Panta, per la cordialità e disponibilità con cui ci hanno assistito in queste sere.
- Il personale dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Caltagirone, per la collaborazione nella logistica e organizzazione generale.
- Giuseppe e Simone, i nostri infaticabili collaboratori tecnici.
- Lo staff del service audio e luci.
- Piero Messina, filmaker calatino, per averci "prestato" il suo sguardo.
Ed infine, ultimi ma nient'affatto ultimi:
- Gli artisti e colleghi che con il loro talento e passione nonché la qualità del loro lavoro hanno reso, ancora una volta, Teatri in Città un'esperienza stimolante e coinvolgente.
- Il pubblico di Teatri in Città che - sempre numeroso, attento e appassionato - è ciò che dà a questo festival la sua vera forza ed unicità.
Come già annunciato in apertura della manifestazione, questo blog rimarrà aperto e a disposizione di chiunque voglia lasciarci un commento, una testimonianza, una critica, un saluto.
Ci auguriamo lo facciate in tanti.
domenica 26 agosto 2007
Straniero teatro
Da alcuni anni lavoro ad un teatro che tenta di coniugare la consapevolezza etica con lo stupore fantastico e mitico. Accostandomi ad un tema di attualità, per certi versi abusato, come quello dei migranti, ho lavorato ad una dimensione quasi fiabesca. Provando a ricreare un linguaggio, quale quello suggerito dalle lettere dei nostri emigranti, asciutto e straniato rispetto alle norme della lingua, concreto e polivoco ad un tempo. Luigi parla una lingua che racconta di un’altra estraneità, di un altro esilio. Sospesa fra il siciliano contadino, la lingua italiana ed il tedesco: fra la lingua della terra, della famiglia e quella dei media, dell’autorità, del lavoro. Chissà che la “fragilità” della sua lingua non apra nuovi piani di senso… "
Questa sera (domenica 26 agosto) alle ore 21 nel parco di Villa Patti a Caltagirone.
C'era anche la luna...
sabato 25 agosto 2007
Viaggiatori eccellenti
Ieri sera 'nta ll'aria...
venerdì 24 agosto 2007
Incanti pubblici e privati
La migliore vendetta è il successo...di pubblico
Stasera...
Grazie ad Alessio ed ai suoi "discepoli" sempre sorridenti.
giovedì 23 agosto 2007
C'era una volta un polo
Il necessario adattamento di una zona o di un paese a nuovi bisogni non presuppongono necessariamente la distruzione di quello che c’è.
Si deve ovviamente capire che la Sicilia degli anni ’50, dove il panorama industriale era povero e ristretto, l’isolamento dai mercati internazionali quasi totale, l’apparato portuale e ferroviario guasto dalla guerra, l’idea della creazione di un’ampia zona industriale sembrava la condizione inspirata per uscire dalla miseria del passato. Così si è creato (era storicamente inevitabile) questo sentimento di necessaria rottura con il passato: la vita di domani doveva rinnegare quella di ieri, se si voleva cancellare e dimenticare le umiliazioni del passato.
Questa zona, in un arco di tempo che non supera una generazione, si è trasformata in un altro mondo in cui vivono in tutt’altra maniera altri uomini, in totale frattura con la vita delle generazioni passate.
Danzando al ritmo della tammorra...
mercoledì 22 agosto 2007
Continuano le danze
Valerio Ricciardelli, antropologo ed etnomusicologo, insieme ai suoi Tammuriarè - gruppo di artisti che si occupano stabilmente di ricerca sulle tradizioni musicali popolari - propongono un repertorio, senza eccessive contaminazioni, di canti e balli sul tamburo (il termine "ufficiale" per indicare la tammurriata) e tarantelle Irpine, spesso recuperate nelle nicchie culturali dell'agro nocerino.
Nella versione dello spettacolo Ri-Creazioni Mediterranee presentata a Teatri in Città 2007, Ricciardelli ed il suo ensemble sono supportati dal gruppo di danza Triskele, collettivo ennese che ha fatto della riscoperta del patrimonio di danze tradizionali del Centro-Sud Italia la propria missione artistica. Cifra stilistica caratteristica dei Triskele è l'utilizzo del cerchio come figura coreografica fondamentale, sia per rispetto filologico degli elementi etno-coreofgrafici delle danze tradizionali che per le sue valenze magico-simboliche: il cerchio è infatti la figura che meglio coniuga la demarcazione di uno spazio rituale con l'idea di equilibrio, equidistanza dal centro, coralità di movimenti e parità.
Lo spettacolo, con buona pace di Eolo e Giove Pluvio, si terrà alle ore 21 presso l'Arena-Giardino (ex vecchia Stazione Ferroviaria) di San Michele di Ganzeria.
Alla fine...
C'era anche un anfiteatro pieno di gente che batteva mani e piedi a tempo di musica.
Dapprincipio mi ero ripromessa di rubare quanti più fotogrammi possibili della loro felicità e partecipazione.
Poi mi sono resa conto che erano più le cose che mi perdevo di quante ne riuscissi a catturare. Quindi ho spento la videocamera e mi sono goduta lo spettacolo; quello di Mario, Davide, Piero e antonio con i loro tamburelli, mandole, violini e chitarre battenti, e quello della folla non più sottoposta al mio saccheggio videodigitale.
martedì 21 agosto 2007
A cavaddu 'u sceccu, si parte...
lunedì 20 agosto 2007
Le nuvole del giorno prima
sabato 18 agosto 2007
Il Ritorno
(Valentina Acava Mmaka)
Tornare in latino significava lavorare al tornio. Poiché il tornio è un attrezzo che funziona girando, il verbo latino tornare indicava il girare, in senso proprio e figurato. Il ritorno è dunque un atto ed un effetto, un viaggio verso sé stessi ma anche esplorazione ed esperienza di cambiamento.
Teatri in Città ritorna; scoprire se da una pausa o da un’assenza fa parte di un percorso che speriamo, come sempre, di poter condividere.
Ritorna anche un’attestazione di stima istituzionale che ci conforta e corrobora: per la seconda volta, infatti, la Presidenza della Repubblica Italiana insignisce Teatri in Città di una medaglia d’argento in riconoscimento ai meriti artistici e sociali della manifestazione.Il ritorno come viaggio intorno a noi stessi ed ai nostri miti, sogni, luoghi dell’anima, è anche la filigrana che unisce le proposte artistiche di questa edizione e che crea legami sorprendenti e insospettati tra musiche popolari e jazz; tra parola poetica e narrazione; tra linguaggi separati dal tempo ma vicini nella necessità di raccontare e reinventare il mondo.
In questo percorso di scoperte e ri-scoperte, ci piacerebbe che questo blog diventasse, per la durata del festival - ma anche oltre - luogo di incroci, incontri e confronti fra tutti coloro che fanno, guardano, vedono, amano ma anche -perché no- subiscono Teatri in Città ed i suoi eventi.
Sentitevi dunque liberi di lasciare impressioni, sfoghi, lamenti, fotografie, recensioni o qualunque altra traccia della vostra esperienza di questa edizione 2007 del festival, come anche di quelle passate - se volete.