tag:blogger.com,1999:blog-66154280873916843742024-03-14T13:51:25.142+01:00Teatri in CittàNave Argo - Associazione Culturalehttp://www.blogger.com/profile/17981906647202473799noreply@blogger.comBlogger56125tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-45095491198602800142011-08-10T03:07:00.007+02:002011-08-11T09:14:09.282+02:00Teatri in Città: repetita iuvant<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/-mOgsXByWWFI/TkKyxHnn61I/AAAAAAAAAQ8/aUenoT2c570/s1600/Mi25.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 214px;" src="http://4.bp.blogspot.com/-mOgsXByWWFI/TkKyxHnn61I/AAAAAAAAAQ8/aUenoT2c570/s320/Mi25.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5639266240349858642" border="0" /></a>
<br /><span style="font-family: trebuchet ms;">Come qualcuno ha già detto meglio di noi, la </span><b style="font-family: trebuchet ms;">bellezza di un rituale</b><span style="font-family: trebuchet ms;"> sta nella ripetizione.</span>
<br /><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"><span class="Apple-style-span">Ci sono cose che ripetiamo da anni, alla conclusione di ogni edizione di <b>Teatri in Città</b>, e che ci fa piacere continuare a ripetere.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"><span class="Apple-style-span">Come, ad esempio, la felicità per la presenza entusiastica e costante dei <b>giovani volontari</b> (partecipanti al progetto <b>Universo Teatro</b>) che hanno seguito lo svolgersi del festival in tutte le sue fasi e a cui speriamo di aver, in qualche modo, “attaccato il vizio” del teatro.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"><span class="Apple-style-span">O la gratitudine, sia per la <b>partecipazione di un pubblico</b> che continua a seguire le nostre proposte con attenzione, curiosità, rispetto e competenza, che per la stima e l’affetto che ancora una volta registriamo da parte degli <b>artisti e colleghi</b>, senza la cui comprensione e flessibilità rispetto alle condizioni di budget “estreme” in cui ci tocca operare non saremmo materialmente in grado di offrire alcun tipo <b>di programmazione di qualità</b>.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"><span class="Apple-style-span">Oppure, ancora, l’apprezzamento per la collaborazione e l’assistenza da parte del <b>Comune di Caltagirone</b> e del personale di Villa Patti, e per il sostegno e l’attenzione da parte di <b>stampa, critica e media</b> (fra cui quest’anno possiamo anche annoverare, con una punta di orgoglio, Radio24, Radio3 RAI ed il nostro media partner <a href="http://www.succoacido.net/">Succoacido.net</a>).</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"><span class="Apple-style-span">Ce ne sono però alcune, fra le cose che ripetiamo da anni, il cui riproporsi – dopo diciassette anni, alla vigilia della “maggiore età” per <b>Teatri in Città</b> - ci fa assai meno piacere e ci imbarazza doverne ancora parlare.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"><span class="Apple-style-span">Due fra tutte:<span> </span>la ciclicità implacabile di un rapporto quantomai schizofrenico con i nostri <b>referenti istituzionali</b> (tra l’altro assenti anche da spettatori) che ancora ci vede naviganti a vista in un pantano di precarietà e potenzialità sottoutilizzate, e la <b>mancanza di una sede stabile</b> di attività e programmazione che non solo noi ma la comunità cittadina tutta ha ben dimostrato di desiderare e meritare.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"><span class="Apple-style-span">Su entrambe le questioni ci siamo già ampiamente espressi ma ribadiamo quanto, ancora di più in questo momento di grave crisi sociale ed economica, sia necessario per le istituzioni investire progettualmente sulla cultura per offrire opportunità di crescita ad una comunità. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"><span class="Apple-style-span">La sede stabile l’abbiamo indicata da anni: lo spazio comunale del quartiere Semini a Caltagirone potrebbe essere – con i dovuti adeguamenti funzionali - una perfetta <b>Casa del Teatro per l’Infanzia e <st1:personname productid="la Gioventù." st="on">la Gioventù<span>.</span></st1:personname></b><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"><span class="Apple-style-span">A presto, con i migliori auspici.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-family: trebuchet ms;">Fabio Navarra, Nicoleugenia Prezzavento</span>
<br /><span class="Apple-style-span"><o:p></o:p></span></p>Nicoleugeniahttp://www.blogger.com/profile/16710281985889125112noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-89245551201951802332011-08-08T13:29:00.002+02:002011-08-08T13:34:57.262+02:00Teatri in Città: Day 6 - Turi Marionetta<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqW1oL4yc0QE2fjG5Y2abXM4kW8U1Rg2GjmAW88H-09afbcikHJFyz0Yw15CymkgbunMgUIlYvrNUlJ2FoZJ7WdOV3L64L_ewwl66rxMRmkPTlYYKNqxi3n3g7X_V75ANg7AUh0xSrwlQ/s1600/Turi+Marionetta.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 214px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqW1oL4yc0QE2fjG5Y2abXM4kW8U1Rg2GjmAW88H-09afbcikHJFyz0Yw15CymkgbunMgUIlYvrNUlJ2FoZJ7WdOV3L64L_ewwl66rxMRmkPTlYYKNqxi3n3g7X_V75ANg7AUh0xSrwlQ/s320/Turi+Marionetta.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5638447149981541618" /></a>
<br /><p class="MsoNormal" style="mso-pagination:none;line-height:110%"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: red; font-weight: bold; ">
<br /></span></span></p><p class="MsoNormal" style="mso-pagination:none;line-height:110%"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: red; font-weight: bold; ">
<br /></span></span></p><p class="MsoNormal" style="mso-pagination:none;line-height:110%"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: red; font-weight: bold; ">lunedì 8 agosto 2011 ore 21,00
<br /></span><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: black; font-style: italic; font-weight: bold; ">Savì Manna</span><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: black; font-style: italic; "> (Catania)
<br /></span><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: red; font-weight: bold; text-transform: uppercase; ">TURI MARIONETTA
<br /></span><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; font-style: italic; ">di e con Savì Manna<o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" > <o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" > <o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; font-weight: bold; ">“Turi Marionetta”</span><span lang="it" style="font-family: Georgia; "> rappresenta l’esordio di un giovane autore e regista che sceglie di mettere in scena il frutto del proprio </span><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-weight: bold; ">lavoro di ricerca sull’universalità e l’evoluzione della
<br />marionettistica</span><span lang="it" style="font-family: Georgia; ">. In un solo atto si ripercorre la storia del teatro di figura partendo dalle maschere di data preistorica fino all’Opera dei Pupi, vero caposaldo della tradizione teatrale siciliana. Qui la narrazione raggiunge il suo apice fondendo lo stile del teatro delle ombre con la tecnica del “</span><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; ">Cuntu</span><span lang="it" style="font-family: Georgia; ">”.<o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span lang="it" style="font-family: Georgia; "><span class="Apple-style-span" > <o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="font-family: Georgia; ">II testo, alternando l'italiano accademico al siciliano, rende lode alla molteplicità dei registri
<br />linguistici del nostro dialetto, usato come mezzo di rimembranza da un anziano catanese o come stile specifico “recuperato” dell’Opera dei Pupi. Il lavoro esprime tutta la forza della passione per un
<br /></span><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-weight: bold; ">linguaggio artistico popolare</span><span lang="it" style="font-family: Georgia; ">, molto vicino al teatro di strada e connotato da una capillarità tanto importante, nel secondo dopoguerra, da assumere le caratteristiche di un teatro rionale. Savi Manna riesce a fondere insieme tradizione orale, di cui si perde rapidamente memoria, con una attenta
<br />raccolta di dati e informazioni provenienti dalla più accurata ricerca umanistica, riuscendo a far emergere un grido d’allarme verso le forme di comunicazione attuali che relegano i soggetti
<br />all’interno delle proprie case e appiattiscono le molteplicità delle forme linguistiche. <o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span lang="it" style="font-family: Georgia; "><span class="Apple-style-span" > <o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="font-family: Georgia; ">La scena mette a fuoco tutta l’energia e la forza che il racconto di un anziano suscita in chi ascolta, con la sua capacità di andare a ritroso in un tempo sconosciuto ricco di visioni e di imprese. Come un bambino davanti al camino che brama i racconti del nonno, lo spettatore viene letteralmente
<br />immerso in un’atmosfera concentrata e divertita di ascolto,<span> </span>in </span><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-weight: bold; ">un passato fatto di imprese
<br />eroiche, di "ammazzatine" e conquiste</span></span><span lang="it" style="font-family: Georgia; "><span class="Apple-style-span" > con un unico denominatore che è quello
<br />dell’intrattenimento e della comunicazione. Nel testo alcuni momenti di autentico divertimento riportano di getto alla vita quotidiana, coinvolgendo il pubblico e stimolando una riflessione sul rapporto fra realtà e messa in scena. </span><span class="Apple-style-span" ><o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span lang="it" style="font-size:7.5999pt;font-family:Georgia;mso-default-font-family:Georgia; mso-ascii-font-family:Georgia;mso-latin-font-family:Georgia;mso-greek-font-family: Georgia;mso-cyrillic-font-family:Georgia;mso-latinext-font-family:Georgia; language:it;mso-ansi-language:it;mso-ligatures:none"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span lang="it" style="font-size:7.5999pt;font-family:Georgia;mso-default-font-family:Georgia; mso-ascii-font-family:Georgia;mso-latin-font-family:Georgia;mso-greek-font-family: Georgia;mso-cyrillic-font-family:Georgia;mso-latinext-font-family:Georgia; language:it;mso-ansi-language:it;mso-ligatures:none"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; ">Nato nel 1971 il catanese </span><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; font-weight: bold; ">Savì Manna</span></span><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" > è studioso di teatro di figura e tradizione nonché artista multiforme: collabora con la “bottega” Cartura nella costruzione ed animazione di marionette e suona il violino da più di quindici anni – rigorosamente da autodidatta.
<br />Ha collaborato con Gioacchino Palumbo, Roberta Torre, Marcello Cunsolo, Donatella Finocchiaro, Giovanni Calcagno, Alessandra Pescetta, CaneCapovolto.</span><span class="Apple-style-span" ><o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span lang="it"> <o:p></o:p></span></p>Nicoleugeniahttp://www.blogger.com/profile/16710281985889125112noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-66582057468747531342011-08-08T12:34:00.005+02:002011-08-08T14:58:51.102+02:00Francesca, i cavalier, l'arme e gli amori...<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqECsSThE80D0To1KYZIWCzZ38-1jE_IfD7uR_KmeDIXKCFKXv6yD7QiiDkuonCHCBvYoW_ukiFpG6LGUlhZnP1JzKgZVd2nw-YrOP8DStctr8a5OODaiR6B2jdMW_436Lvw_i-VwslAM/s1600/OrlandoFuriosoTIC2011.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 214px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqECsSThE80D0To1KYZIWCzZ38-1jE_IfD7uR_KmeDIXKCFKXv6yD7QiiDkuonCHCBvYoW_ukiFpG6LGUlhZnP1JzKgZVd2nw-YrOP8DStctr8a5OODaiR6B2jdMW_436Lvw_i-VwslAM/s320/OrlandoFuriosoTIC2011.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5638433384103133874" border="0" /></a>
<br /><div>
<br /></div><div>
<br /></div><div>Dopo lo spettacolo abbiamo offerto <b>Alberto Nicolino</b> "in pasto" a <b>Francesca Sortino</b> ed alle altre fanciulle partecipanti ad <b>Universo Teatro</b>. Ecco il risultato...</div><div>
<br /></div><div>
<br /></div><div><i>Ieri ci siamo sentiti tutti come bambini a ridere ai racconti di Alberto Nicolino che ci ha presentato la storia dell'<b>Orlando Furioso</b> dal punto di vista del Mago Atlante. La sua passione verso questo poema nasce dai tempi dell'Università, ci racconta Alberto in un'informale intervista di seguito allo spettacolo, e difatti chi è un vero appassionato, riesce ad appassionare anche gli altri. </i></div><div><i>
<br /></i></div><div><i>Proprio questo è stato il suo strumento di coinvolgimento principale nei confronti del pubblico; una<b> scenografia essenziale</b> si è rivelata suggestiva per <b>l'uso sapiente di pochi e semplici strumenti </b>quali un imbuto, una scodella, una girandola, un cilindro ed un mantello. Trasformandosi da narratore a paggio, da sovrano a paladino, in maniera eclettica Alberto ci ha intrattenuto spensieratamente in una commedia dai ritmi concitati scanditi dalla sua abilità di riprodurre in maniera straordinariamente verosimile alcuni semplici suoni come ad esempio il galoppo di un cavallo o lo sbuffare di una locomotiva. Espediente, questo, che non aveva un intento preciso, ci spiega Alberto, ma che è nato spontaneamente dalla lettura del testo e che ben s'incastrava con alcuni passi del poema.<b> Il poema stesso ci viene rappresentato come luogo caldo e confuso nel quale il Mago Atlante esercita un certo potere e sembra essere quell'unico personaggio che possieda una coscienza critica nei confronti degli avvenimenti del poema</b> ariostesco. </i></div><div><i>
<br /></i></div><div><i>L'Orlando Furioso nasce come opera che apparentemente non possiede uno scopo preciso e all'interno di essa ci sono vari elementi che contribuiscono all'avvaloramento di tale tesi. Difatti il poema si chiude così come l'inizio: senza nessun cambiamento. Non possiede un vero e proprio sviluppo che sfoci in uno "spannung" ma è caratterizzato principalmente da un avvicendarsi di imprevisti e contorsioni letterarie attorno ad una trama inesistente che si sviluppa in elaborati intrecci di varie storie il cui tema principale è sempre quello dell'amore. I personaggi difatti sono caratterizzati dalla "quete",<b> una ricerca che non porta a nessun risultato poiché alla base di questo affanno vi è la volontà di raggiungere qualcosa che non si è mai visto e che non si conosce</b>, pertanto, l'idealizzazione e l'illusione la fanno da padrone.</i></div><div>
<br /></div>Nicoleugeniahttp://www.blogger.com/profile/16710281985889125112noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-43336091271450069082011-08-07T13:47:00.002+02:002011-08-07T13:49:51.676+02:00Teatri in Città: Day 5 - Orlando Furioso raccontato dal Mago Atlante<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvTipXfh_CiP0bMqPcZFEqbFw2d96Jj0oLPLjWKNnFMI5Q_tWo5uSvZw8VVAQ88r-9puQAJ9pMWMDTaaU6ZN0sBSrtrDpVezB4kAFycfa_YoIyXoTETH_MW5XVPR6sEUlM8UiS4ili3F4/s1600/orlando-furioso-web.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 214px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvTipXfh_CiP0bMqPcZFEqbFw2d96Jj0oLPLjWKNnFMI5Q_tWo5uSvZw8VVAQ88r-9puQAJ9pMWMDTaaU6ZN0sBSrtrDpVezB4kAFycfa_YoIyXoTETH_MW5XVPR6sEUlM8UiS4ili3F4/s320/orlando-furioso-web.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5638079889852685682" /></a><br /><p class="MsoNormal" style="mso-pagination:none;line-height:110%"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: red; font-weight: bold; "><br /></span></span></p><p class="MsoNormal" style="mso-pagination:none;line-height:110%"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: red; font-weight: bold; "><br /></span></span></p><p class="MsoNormal" style="mso-pagination:none;line-height:110%"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: red; font-weight: bold; ">domenica 7 agosto 2011 ore 21,00<br /></span><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: black; font-style: italic; font-weight: bold; ">Alberto Nicolino</span><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: black; font-style: italic; "> (Palermo)<br /></span><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: red; font-weight: bold; text-transform: uppercase; ">Orlando Furioso raccontato dal mago<span> </span>Atlante</span><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: red; font-style: italic; text-transform: uppercase; "><br /></span><span lang="it" style="line-height: 110%; font-family: Georgia; color: black; font-style: italic; ">di e con Alberto Nicolino<o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" > <o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" > <o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal" style="mso-pagination:none;margin-bottom:12.0pt;line-height: 120%"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="line-height: 120%; font-family: Georgia; font-weight: bold; ">Un attore per quattro personaggi</span><span lang="it" style="line-height: 120%; font-family: Georgia; ">, Si trasforma cambiando voce e cappello, si muove come un pupo. Per costumi </span><span lang="it" style="line-height: 120%; font-family: Georgia; font-weight: bold; ">elmi a forma di imbuto, pennacchi, girandole e scodelle di metallo</span><span lang="it" style="line-height: 120%; font-family: Georgia; ">.<br /><o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal" style="mso-pagination:none;margin-bottom:12.0pt;line-height: 120%"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="line-height: 120%; font-family: Georgia; ">L'Orlando Furioso è un </span><span lang="it" style="line-height: 120%; font-family: Georgia; font-weight: bold; ">appassionante labirinto di immagini e storie</span><span lang="it" style="line-height: 120%; font-family: Georgia; "> in cui ognuno dei<br />protagonisti insegue invano un oggetto, una donna, un nemico. È<span> </span>il mago Atlante, nella versione teatrale, ad accogliere il pubblico tra le pagine del poema. È lui a condurre e a narrare le vicende, ma non a controllare i destini in gioco. L'unico in grado di tirare le fila sta fuori dal poema ed è,<br />naturalmente, il poeta Ludovico Ariosto. "Qui dentro" </span><span lang="it" style="line-height: 120%; font-family: Georgia; font-weight: bold; ">protesta Atlante contro il suo autore</span><span lang="it" style="line-height: 120%; font-family: Georgia; "> "siamo costretti a vivere sotto la dittatura della Fortuna, che determina ogni cosa!<span> </span>Tutti si muovono in modo prefissato, come pupazzi in una scacchiera!"<o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal" style="mso-pagination:none;line-height:120%"><span lang="it" style="line-height: 120%; font-family: Georgia; "><span class="Apple-style-span" >Ma dietro alle corazze lucenti, tra le pieghe delle inutili e roboanti imprese, si intravedono le<br />sofferenze d'amore.<br />L'unico ad accorgersene è proprio Atlante, però i suoi poteri finiscono qui.<br />È un mago che non controlla un bel niente e le sue magie sono trucchi da quattro soldi...<o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" > <o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" > <o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; ">Laureato in Filosofia alla Statale di Milano e diplomato alla scuola del Teatro del Sole, </span><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-weight: bold; ">Alberto Nicolino</span><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; "> si forma e collabora con Claudio Morganti, Renata Molinari, Mimmo Cuticchio, Marco Baliani, Dani Kouyatè.<br />Nel 2006 realizza - come regista e montatore - </span><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-weight: bold; ">“Stirru/Racconti di Zolfo”</span><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; ">, documentario sulle zolfare siciliane.<o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal" style="mso-pagination:widow-orphan;margin-bottom:0pt"><span class="Apple-style-span" ><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; ">Per l’etichetta discografica Teatro del Sole di Palermo ha ideato e curato il CD “</span><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-weight: bold; ">E Lu Cuntu<br />Camina</span></span><span lang="it" style="font-family: Georgia; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" >”, con una selezione di registrazioni di antichi racconti e canti del paese di Camporeale.</span><span class="Apple-style-span" ><o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span lang="it"> <o:p></o:p></span></p>Nicoleugeniahttp://www.blogger.com/profile/16710281985889125112noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-79496443325603358102011-08-07T13:25:00.003+02:002011-08-07T13:35:01.521+02:00Francesca e il ferrovecchio<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqe_dsmTFrqoN6RhWS8WQLSNSLALFe5SDwAqsgqUyiCX4f-UoH_fHCKxysMNFnivdmCS8DgecdSelsQn8e5a-BsM09FNa3rDEjv_68GqkDGZ4gJP26AlWx2olE_a1my1P3eM2khQCAXyQ/s1600/FerrovecchioTIC2011.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 214px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqe_dsmTFrqoN6RhWS8WQLSNSLALFe5SDwAqsgqUyiCX4f-UoH_fHCKxysMNFnivdmCS8DgecdSelsQn8e5a-BsM09FNa3rDEjv_68GqkDGZ4gJP26AlWx2olE_a1my1P3eM2khQCAXyQ/s320/FerrovecchioTIC2011.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5638074035031255090" /></a><br /><div><br /></div><div>Continuano puntuali le "visioni personali" di Francesca Sortino per <b>Teatri in Città 2011.</b> </div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><i><b>Una carcassa di bicicletta</b> dal suono di ruggine esce di scena lasciando spazio alla solitudine di due uomini ormai emarginati dalla società perché ridotti in rovina. Fabrizio Ferracane e Rino Marino della Compagnia Sukakaifa di Trapani sono i protagonisti di "Ferrovecchio", titolo che prende spunto da una bicicletta che si fa <b>portavoce dei sogni inseguiti per lungo tempo</b> in un passato che sembra ormai remoto che ha decretato un profondo cambiamento di Andrea, barbiere fallito che non si riconosce più nel suo nome. </i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Ad essere<b> in scena è il rifiuto di sé stessi</b> insomma, dopo l'emarginazione da parte di una società che si arroga il ruolo di giudice supremo della vita altrui. Il risultato è una mancanza di fiducia nelle persone che ci stanno accanto che determina un'estrema solitudine dal momento che la mancanza di rifugio nel genere umano conduce alla follia. "Gli esseri umani sono degli animali sociali", ci ricorda Seneca, e sono creati per aggregarsi tra loro; mancando questa fondamentale fonte di alimentazione del proprio spirito, l'anima si riduce ad un mero essere vegetale in fin di vita. Ciò si scorge dai tratti corrucciati del viso di Andrea, ormai incapace di sorridere se non per l'ingenuità ancora bambina, o forse per un barlume di pazzia che scorge nell'amico per il quale sembra esistere solo lo sconnesso mezzo di trasporto a due ruote il cui cigolio rimanda a tempi lontani.</i></div><div><i><br /></i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Anche questa sera la sedia di un barbiere è diventata in parte protagonista della storia, metafora della giostra della giovinezza il cui ruotare ti culla in un tranquillo sonno al quale ci si abbandona facilmente perché accompagnato dalle risa che risuonano ormai soltanto nella mente.</i></div><div><i><b>Due personalità forse un tempo simili che appaiono del tutto mutate </b>nel profondo delle loro essenze, si scontrano adesso facendo i conti con la dura realtà della vita che ha sottratto loro tutto: per i due vagabondi senza famiglia, la scenografia della sgangherata bottega del barbiere Andrea, diviene scenario tragico in cui queste due personalità contrapposte si fanno compagnia: da una parte fiumi di parole di una mente ingenua o consumata dalla solitudine, dall'altra un muro di insofferenza e silenzio. "Ancora cinque minuti" è l'elemosina di tempo e di amore che l'amico rivolge ad Andrea -apparentemente riluttante, ma mai del tutto in grado di mandarlo via, anche lui bisognoso di un po' di calore umano - nella cui bottega non si reca più nessuno. Il suo silenzio si contrappone alla facile favella che deve sopportare, ma è un silenzio carico di tensione e di rabbia soffocata per essere stato inchiodato ingiustamente sulla croce della "follia" da un quartiere ormai deserto, dal momento che nessuno oserebbe passare di fronte la bottega del pazzo.</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>La <b>musicalità del dialetto siciliano</b> e scambi concitati di battute fanno di questo spettacolo uno scorcio di vita ilare e divertente; una comicità tuttavia grottesca che va pian piano trasformandosi in quella tragedia che è auspicabile a tutti evitare ma che, paradossalmente, è creata dallo stesso pazzo, folle uomo: la solitudine, dalla quale questi "scarti di umanità" tentano di fuggire a cavallo della bicicletta che trasporta sogni sulla lunga strada incognita della loro esistenza.</i></div><div><br /></div>Nicoleugeniahttp://www.blogger.com/profile/16710281985889125112noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-10067587779284924422011-08-06T14:24:00.004+02:002011-08-06T14:32:27.819+02:00Teatri in Città: Day 4 - Ferrovecchio<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixWcw9KheV9RjTtYl2Fxcg5F4ervUVUIFb1BwWepBvfkhXMQld6WQQ-I67r1tvXezmhMiiMyiFhmlzciq1n9UchBtRNyJ5QQHNw42KG4RISJDF6x0oSb3lmt_Ljcb9k9AqEf6o3mmwpsk/s1600/Ferrovecchio.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 214px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixWcw9KheV9RjTtYl2Fxcg5F4ervUVUIFb1BwWepBvfkhXMQld6WQQ-I67r1tvXezmhMiiMyiFhmlzciq1n9UchBtRNyJ5QQHNw42KG4RISJDF6x0oSb3lmt_Ljcb9k9AqEf6o3mmwpsk/s320/Ferrovecchio.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5637718326882002002" /></a><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><p class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold; "><span class="Apple-style-span" style="line-height: 110%;"><a name="OLE_LINK2"></a></span></span><a name="OLE_LINK1" style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0); line-height: 110%; "><span><b><span style="font-size:14.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"; color:#3366FF">sabato 6 agosto<span> </span>2011<span> </span></span></b></span></a><b style="font-weight: bold; "><span style="font-family: Georgia, serif; "><span class="Apple-style-span" ><span class="Apple-style-span" style="font-size: 11pt; line-height: 110%;">ore 21,00</span><span class="Apple-style-span" style="font-size: 15px; line-height: 16px;"><br /></span></span></span></b><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0); line-height: 110%; "><span><b><i><span style="font-size:10.0pt;line-height: 110%;font-family:"Georgia","serif";mso-bidi-font-family:"Bradley Hand ITC"; color:black">Associazione SukaKaifa</span></i></b></span></span><i><span style="font-family: Georgia, serif; "><span class="Apple-style-span" ><span class="Apple-style-span" style="line-height: 110%;"><b> (Trapani)</b></span><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px;"><b><br /></b></span></span></span></i><span style="font-family: Georgia, serif; "><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold; line-height: 17px; "><span class="Apple-style-span" style="line-height: 110%; text-transform: uppercase;">FERROVECCHIO</span></span><span class="Apple-style-span" ><span class="Apple-style-span" style="font-size: 19px; font-weight: 800; line-height: 20px; text-transform: uppercase;"><br /></span></span></span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 0, 0); line-height: 17px; "><i><span style="font-size: 11pt; line-height: 110%; font-family: Georgia, serif; color: black; ">con Fabrizio Ferracane e Rino Marino<br /></span></i></span><i><span style="font-size: 11pt; font-family: Georgia, serif; "><span class="Apple-style-span" style="line-height: 110%;">regia di</span><span style="color: black; line-height: 110%; "> </span><span class="Apple-style-span" style="line-height: 110%;">Rino Marino</span><span class="Apple-style-span" style="line-height: 16px;"><br /></span></span></i><i><span style="font-size: 11pt; font-family: Georgia, serif; ">scene e costumi</span></i><span><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif""> Rino Marino<br /></span></span><span><span><i><span style="font-size:11.0pt; font-family:"Georgia","serif"">disegno luci</span></i></span></span><span><span><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif""> Luigi Biondi<br /></span></span></span><i><span style="font-size:11.0pt; font-family:"Georgia","serif"">assistente alla regia</span></i><span style="font-size: 11pt; font-family: Georgia, serif; "> Viviana Di Bella</span></p> <p class="MsoNormal" style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold; "><span><span><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif""><o:p> </o:p></span></span></span></p> <p class="MsoNormal" style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold; "><span><span><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif""><o:p> </o:p></span></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size: 11pt; font-family: Georgia, serif; ">Un vagabondo che trascorre sentieri interminabili, lontano da ogni alito di vita, senza tempo né meta, a cavallo di una carcassa di bicicletta, per scacciare i fantasmi del passato. Un barbiere ridotto alla rovina e stigmatizzato dal mondo degli uomini. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span><span><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif""><b>In una Sicilia d’altri tempi</b>, in una sala da barba dimenticata, dove il tempo sembra essersi cristallizzato e mai più scorso da ‘quel giorno’ di tanti anni fa, <b>due individui ai margini dell’umanità corrente si incontrano e scontrano</b> in un<span> </span>contrasto stridente tra reciproco rifiuto e disperata urgenza di comunicazione.<o:p></o:p></span></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span><span><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif"">La pièce, a dispetto di un’apparente connotazione iperrealistica, presenta inequivocabili rapporti di contiguità con un certo teatro dell’assurdo, giacché, affondando le radici nei territori della follia, finisce ineluttabilmente per approdare, attraverso lo sfaldamento della logica comune, ad una dimensione ibrida e indefinita <b>tra il tragico e il grottesco</b>. <o:p></o:p></span></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span><span><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif"">Dirompe infatti, a tratti, a stemperare le tinte fosche della vicenda, quella ilarità che il <i>nonsense</i> riesce a suscitare, conciliando, come non di rado accade, il <b>naturale viraggio dal drammatico al comico</b>. <o:p></o:p></span></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span><span><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif"">Una <b>recitazione agile ed essenziale</b>, che restituisce la parola nella sua crudezza, nella sua nudità, alleggerita da gravami retorici, in un’alternanza di ritmi serrati e dilatazioni temporali, fedele a una partitura linguistico-fonetica, tesa all’esaltazione della straordinaria musicalità del <b>dialetto siciliano</b>.<o:p></o:p></span></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span><span><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif"">L’idea di mettere in scena questo testo, ancora inedito, nasce dall’intento di<span> </span>far cimentare due attori, diversi per formazione ed esperienze, con le ‘diversità’ di due personaggi, che trovano tuttavia profonde consonanze nel manifestare, ciascuno a suo modo, il proprio disagio, la propria pena di vivere. Lo spettacolo è stato finalista al <b>PREMIO TUTTOTEATRO.COM ALLE ARTI SCENICHE “DANTE CAPPELLETTI” 2010</b>, ricevendo menzione della giuria (per l’uso del dialetto insieme realistico ed evocativo) e premio della giuria popolare.<o:p></o:p></span></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span><span><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif""><o:p> </o:p></span></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span><span><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif""><o:p> </o:p></span></span></span></p> <p class="MsoNormal"><i><span style="font-size:11.0pt; font-family:"Georgia","serif"">La compagnia <b>Sukakaifa</b>, diretta da <b>Rino Marino</b> - psichiatra, attore, regista ed autore -<span> </span>ha realizzato lavori teatrali e cinematografici con pazienti psichiatrici. Ha vinto la I e la II “Biennale del teatro impegnato nel disagio psichico” di Massa Carrara. Quest’anno ha messo in scena </span></i><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif""><b>“L’altro Anfitrione”</b></span><i><span style="font-size:11.0pt;font-family: "Georgia","serif""> - traduzione e adattamento di Rino Marino, per la regia di Paolo Graziosi -<span> </span></span></i><span style="font-size:11.0pt;font-family: "Georgia","serif"">e <b>“Scabbia”</b></span><i><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif"">, atto unico di Rino Marino che ne ha curato la regia. In fase di postproduzione il lungometraggio </span></i><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif""><b>“Il viaggio di Malombra”</b></span><i><span style="font-size: 11pt; font-family: Georgia, serif; "> (di R. Marino), con il contributo della Film Commission Regione Siciliana.</span></i><i style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold; "><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif""><o:p></o:p></span></i></p></div>Nicoleugeniahttp://www.blogger.com/profile/16710281985889125112noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-38419808866301163102011-08-06T13:42:00.006+02:002011-08-06T13:54:59.101+02:00Francesca, Nardino, Manue' ed i frammenti di un discorso amoroso<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbp18swTy19UjCCRPQ5odduLwuhdfCi55vw0wKQVywwQ1-lEtZ_GF59U-tWoRVK1hOzDZWYlekP8vmwHYD9hhuTOcNSfU2ADCUCqwHVPKGIj7S1-gqp3VPCrcXeCKXwrXkTAHf-cxzSms/s1600/LeMilleBolleBluTIC2011.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 214px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbp18swTy19UjCCRPQ5odduLwuhdfCi55vw0wKQVywwQ1-lEtZ_GF59U-tWoRVK1hOzDZWYlekP8vmwHYD9hhuTOcNSfU2ADCUCqwHVPKGIj7S1-gqp3VPCrcXeCKXwrXkTAHf-cxzSms/s320/LeMilleBolleBluTIC2011.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5637708482517278210" border="0" /></a><br />L'emozionante performance di Filippo Luna vista da Francesca Sortino.<br /><br /><br /><br /><span style="font-style: italic;">Una lacrima che si materializza sul volto dell'attore e gli occhi lucidi del pubblico decretano il totale successo del terzo spettacolo di "Teatri in Città 2011" dal titolo <span style="font-weight: bold;">"Le mille bolle blu"</span> tratto da un monologo del giornalista <span style="font-weight: bold;">Totò Rizzo</span>, interpretato e diretto da <span style="font-weight: bold;">Filippo Luna</span> che ha magicamente mutato il brusio iniziale in un silenzio carico di emozione.<br /><br /></span> <span style="font-style: italic;"><span style="font-weight: bold; ">"Sorprendente" e "passionale"</span> sono gli aggettivi che più si addicono alla bella ed accogliente personalità di Filippo che, nell'umiltà che lo caratterizza, ha magistralmente interpretato lo struggente ruolo di Nardino, <b>uomo privato del grande amore della sua vita</b>: il trentenne Manuè, oramai coperto da un cumulo di terra. Deceduto precocemente, il giovane avvocato non smette di amarlo dopo trent'anni, neanche dalla tomba, e l'umile barbiere di ricambiare il suo amore.</span> <br /><span style="font-style: italic;"><br />La vicenda ha infatti inizio nella bottega di Nardino quando, inaspettatamente, il bel Manuè si alza dalla sedia capovolgendo il corso degli eventi e...lo bacia. Nardo è dapprima spaventato; dopo però non si sa se i baci furono ventiquattromila, o quarantottomila o forse più, ma dopo l'iniziale fremito di paura e sgomento che li aveva colti, quella notte si amarono ed il tempo fuggì via, come per tutti gli insaziabili amanti, per i quali ogni istante viaggia troppo velocemente senza concedere loro la possibilità di saziarsi delle mani, del calore, dei corpi. Sfortunato fu il corso degli eventi dal momento che in quel 1961 non fu facile capire ciò che stava accadendo ai due giovani: a ciascuno di essi toccò infatti in sorte una moglie e dei figli. Ma ciò non fu motivo di rottura di un così grande legame. Tra una giustificazione ed un'altra, i due continuarono a vedersi e ad amarsi per trent'anni, sino alla morte di Manuè.<br /></span> <span style="font-style: italic;"><br />Il monologo, in cui il <b>trascorrere del tempo è scandito dai grandi successi musicali degli anni '60 e '70</b>, è caratterizzato dalla <b>passionalità struggente</b> ed il <b>grande dinamismo</b>, che si sono rivelati gli ingredienti fondamentali di una ricetta vincente il cui risultato è l'incredibile presenza scenica in un nudo palco con al centro <b>una poltrona da barbiere attorno alla quale sembra ruotare l'intera vicenda</b>: il primo luogo su cui Manuè sedette e Nardino lo vide nella sua fulgida bellezza, il nido del loro primo bacio e l'insolito talamo della loro unione; luogo di felicità, gioia, malinconia, tristezza e rabbia, forziere dei loro più cari ricordi, che Nardino accarezza, abbraccia, percuote e bacia, trono dell'uomo che ha amato per una vita intera.<br /></span> <span style="font-style: italic;"><br /></span><div><span style="font-style: italic;">Quella che spesso ci si ostina a definire "perversione" per essere coerenti con "norme" che per l'appunto delimitano degli schemi che alcuni folli, ancora in grado di amare, riescono a fuggire inseguendo la voce del loro cuore, dell'istinto, della passione, è in realtà soltanto una forma di amore, sentimento universale, immanente e trascendente, che si rivela inopportuno catalogare e impossibile distinguere in giusto o sbagliato. Le convenzioni sociali sono infatti delle limitazioni che alcuni individui capaci di grandi sentimenti evitano con cura in nome di un più grande spirito di comunione che unisce gli esseri umani di qualsiasi razza, religione o sesso. Questa è infatti la vera storia di Bernardo e Manuele: i loro due nomi di battesimo non erano mai stati accostati prima se non quando, durante una visita di cordoglio, la moglie di Manuele presentò agli ospiti Bernardo come "il barbiere di suo marito". Un mazzo di fiori, mai regalato in vita, per paura di venire allo scoperto, che giace sul giaciglio freddo di Manuè, sul quale ormai non resta che versare lacrime, diventa metafora dei rimpianti di ciò che non si è fatto in vita e che, a dispetto delle aride critiche della gente e dell'importanza dell'individualità, che ultimamente appare essere sempre più nota di demerito piuttosto che viceversa: "un mazzo di fiori tra fiori di gente".</span> <br /><span style="font-style: italic;"><br /></span></div><div><span style="font-style: italic;">Angosciosi e toccanti i lineamenti del versatile volto di Filippo Luna il quale è riuscito a far ridere, sorridere e persino commuovere tutto il pubblico con i suoi gesti così pieni di delicatezza, passione, impeto, rabbia, frustrazione ed infine rassegnazione in quella che è stata una ringkomposition: così come si è aperta la scena in uno spiraglio di luce a rappresentare la porta di casa di Manuè, quella stessa scia luminosa è stata <b>la piccola scenografia dell'arrendersi alla morte della persona amata</b>; una luce troppo stretta, ormai diventata buio senza il luminoso faro che fa da guida ai naufraghi vittime del travolgente oceano-mare Amore. </span><br /></div>Nicoleugeniahttp://www.blogger.com/profile/16710281985889125112noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-15994062730531190892011-08-05T16:25:00.005+02:002011-08-05T16:31:48.131+02:00Teatri in Città: Day 3 - Le Mille Bolle Blu<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV_btIXu1zngaaU6VF7d4FC4WDEFEVd2dFWmf2ZjdxzWbfLUX5hVWOHGaUQUxTe_m6Sl68LuEfdP-tOwHmHafkS0RGI8mcWFYcehRfg6giBs5S67PVIHWa3UecVu51h5wHfWq5rcMPoyw/s1600/mille-bolle-blu-web.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV_btIXu1zngaaU6VF7d4FC4WDEFEVd2dFWmf2ZjdxzWbfLUX5hVWOHGaUQUxTe_m6Sl68LuEfdP-tOwHmHafkS0RGI8mcWFYcehRfg6giBs5S67PVIHWa3UecVu51h5wHfWq5rcMPoyw/s320/mille-bolle-blu-web.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5637378860999793442" /></a><br /><p class="MsoNormal"><b style="line-height: 110%; "><span style="font-size:14.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"; color:#3366FF"><br /></span></b></p><p class="MsoNormal"><b style="line-height: 110%; "><span style="font-size:14.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"; color:#3366FF">venerdì 5 agosto<span> </span>2011<span> </span></span></b><b><span style="font-family: Georgia, serif; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 11pt; line-height: 110%;" >ore 21,00</span><span class="Apple-style-span" style="font-size: 19px; line-height: 20px;"><br /></span></span></span></b><b style="line-height: 110%; "><i><span style="font-size:10.0pt;line-height: 110%;font-family:"Georgia","serif";mso-bidi-font-family:"Bradley Hand ITC"; color:black">Filippo Luna </span></i></b><i><span style="font-family: Georgia, serif; "><span style="color: black; font-size: 10pt; line-height: 110%; "> </span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 110%;">(Palermo)</span><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px;"><br /></span></span></span></i><b><span style="font-family: Georgia, serif; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 110%; text-transform: uppercase;" >LE MILLE BOLLE BLU</span></span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 19px; line-height: 20px; text-transform: uppercase;"><br /></span></span></span></b><span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px; "><i><span style="font-size:11.0pt;line-height: 110%;font-family:"Georgia","serif"">da un racconto di <span> </span></span></i><span style="font-size:11.0pt; line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"">Salvatore Rizzo<br /></span></span><i style="line-height: 17px; "><span style="font-size:11.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"">diretto ed interpretato da </span></i><span style="font-size: 11pt; font-family: Georgia, serif; "><span class="Apple-style-span" style="line-height: 110%;">Filippo Luna</span><span class="Apple-style-span" style="line-height: 16px;"><br /></span></span><i><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif"">disegno luci </span></i><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif"">Emanuele Noto<br /></span><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: 11pt;">suono </span></i><span class="Apple-style-span" style="font-size: 11pt;">Danilo Pasca</span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif""><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" ><span class="Apple-style-span">“Le mille bolle blu”, monologo scritto dal giornalista Salvatore Rizzo, interpretato e diretto da Filippo Luna, ha debuttato – con <b>grande successo di pubblico e di critica</b> – il 25 novembre 2008 in anteprima nazionale al Teatro Nuovo Montevergini di Palermo. Nel capoluogo siciliano ha avuto diverse repliche che hanno registrato sempre il “tutto esaurito”. Nell’estate del 2009 è stato ospitato da diversi festival siciliani, tra cui le Orestiadi di Gibellina e Taormina Arte. Ha toccato vari centri dell’Isola (da Catania, ospite del cartellone del Teatro Stabile etneo, ad Enna – qui ha anche effettuato due recite straordinarie all’interno del carcere, primo spettacolo di tematica omosessuale proposto in un penitenziario italiano). Nell’aprile 2010 è stato ospite al Teatro </span>Piave di Santo Stefano di Cadore della rassegna “Un ponte culturale per la convivenza civile nella legalità”.</span></p> <p class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" ><span>Giocato sulle corde di un sentimento vero, profondo, universale che coinvolge ed emoziona lo spettatore fin dalle prime battute, “Le mille bolle blu” racconta l’amore che per trent’anni unisce, nella più assoluta clandestinità, Nardino ed Emanuele: barbiere di borgata il primo, avvocato il secondo. La scintilla tra i due giovani scocca nella bottega di Nardino, tra una vecchia poltrona da barberia ed una saracinesca abbassata in fretta. E la bottega diventa il rifugio di questo <b>amore </b></span><b><span>segreto che scorre parallelo alla “normale” vita di mariti e padri di famiglia</span></b><span>. Il patto d'amore tra i due protagonisti resterà inossidabile dal 1961, l'anno in cui Mina cantava – appunto – “Le mille bolle blu”, fino agli inizi degli anni ’90 quando Emanuele muore.</span></span></p> <p class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" ><span>“Le mille bolle blu” è tratto dall'omonimo racconto di Salvatore Rizzo, pubblicato in “Muore lentamente chi evita una passione. Diverse storie diverse” (Pietro Vittorietti Edizioni), una raccolta di dieci storie – tutte autentiche – di <b>omosessualità maschile in Sicilia</b>, dai primi anni del Novecento fino ai nostri giorni, di cui Rizzo è autore insieme con Angela Mannino e Maria Elena </span>Vittorietti.</span></p> <p class="MsoNormal"><span ><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><i><span >Nato nel 1968, <b>Filippo Luna</b> si diploma nel 1992 alla scuola di teatro dell’INDA di Siracusa. La sua esperienza professionale si divide fra teatro (è stato diretto, tra gli altri, da Thyerry Salmon, Giancarlo Sepe, Franco Però, Roberto Guicciardini, Luciano Nattino, Patrice Kerbradt, Sandro Sequi, Aurelio Gatti), televisione (“Il Commissario Montalbano”, “Squadra Antimafia Palermo”) e cinema (con Emanuele Crialese in “Nuovomondo” e “Terraferma”; con Ficarra e Picone in “La Matassa”; con Donatella Maiorca in “Viola di Mare”).<o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" ><i><span>Con </span></i><b><span>“Le mille bolle blu”</span></b></span><i><span><span class="Apple-style-span" > ha vinto nel 2010 il premio ANCI per l’interpretazione.</span><span class="Apple-style-span" style="font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></span></i></p>Nicoleugeniahttp://www.blogger.com/profile/16710281985889125112noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-31438550878449136792011-08-05T12:21:00.007+02:002011-08-06T10:46:27.553+02:00Patri 'i Famigghia: Francesca colpisce ancora...<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfVxLzsj0uLbH-XIcUmhwtrrHILbFwv77xsBBJeeTPKQdazyaYevD43LPXiqnScSB2-mzEzf8qxe_ftgwktCNSThlZ5KdRpNrBR8vuv5rzbMfUpQwgTeca2gau5VuO20pZ5XHCWl6rqrw/s1600/PatrifamigghiaTIC2011.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 214px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfVxLzsj0uLbH-XIcUmhwtrrHILbFwv77xsBBJeeTPKQdazyaYevD43LPXiqnScSB2-mzEzf8qxe_ftgwktCNSThlZ5KdRpNrBR8vuv5rzbMfUpQwgTeca2gau5VuO20pZ5XHCWl6rqrw/s320/PatrifamigghiaTIC2011.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5637316757870182562" border="0" /></a><br /><div>Ancora una recensione di <b>Francesca Sortino</b>, questa volta alle prese con "Patri 'i Famigghia" di Dario Tomasello e Roberto Bonaventura (produzione Teatro Vittorio Emanuele di Messina - Compagnia Castello di Sancio Panza).</div><div><br /></div><div><br /><div><br /></div><div><i>Appare incredibile come un piccolo nucleo di soli tre attori sia in grado di mettere in atto una brillante commedia dai toni leggeri ma non per questo volta ad un sorriso sguaiato bensì ad un'ora di svago e riflessione su un altro attuale tema: quello della <b>famiglia</b>. Questo, infatti, il filo conduttore del secondo spettacolo ospitato da Nave Argo nell'ambito di <b>Teatri in Città 2011</b> ; nonostante questo 4 agosto si sia dimostrato tutt'altro che caldo e accogliente, tali sono stati invece i sentimenti dimostrati dagli spettatori entusiasti che, nonostante l'insolito freddo e la tipica nebbia calatina, hanno applaudito con sincero diletto alla fine dello spettacolo dimostrando anche stasera il loro consenso.</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Lo spettacolo - scritto da <b>Dario Tomasello</b> e diretto da <b>Roberto Bonaventura</b> - si è dimostrato alla portata di un pubblico vasto che ha gradito la frizzante comicità senza pause degli attori della compagnia messinese del "Teatro Vittorio Emanuele". Essa si è cimentata nel rappresentare la storia di tre cugini - Angelica, Rino e Nando - i quali, dopo la morte del padre di uno di essi, si trovano a discutere per una di quelle ragioni che, inspiegabilmente, a volte, riesce a dilaniare famiglie intere: la <b>spartizione di un'eredità</b>. </i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Riunitisi dopo diverso tempo, i tre cugini cercano di giungere ad un compromesso economico che possa soddisfare le esigenze di ciascuno; sfortunatamente però, queste paiono volte ciascuna ad interessi differenti e, proprio quando la scintilla della lite è sul punto di accendersi, Angelica trova le ultime volontà lasciate dal padre di Nando, secondo le quali tutti i beni sarebbero dovuti andare in beneficenza o appartenuti al primo tra loro che avesse avuto figli. </i></div><div><i>Nando, quasi disinteressato alla morte del padre, ci appare come soggetto ormai sradicato dalla propria terra, quella stessa terra nella quale in giovinezza aveva vissuto e che aveva amato, la medesima che l'aveva cresciuto nelle vesti di Custode di ricordi fanciulleschi e giocondi, chiusi nella cassapanca al centro del palcoscenico che diventa ora uno scrigno colmo di ninnoli, ora un nascondiglio per un travestimento, ora palcoscenico sul palcoscenico, trampolino dal quale lanciarsi in struggenti ricordi che si proiettano poeticamente in grandi ombre sulle mura del suggestivo scenario del palazzo Patti. Ombre "giovani" che colgono di sorpresa i cugini, così cambiati, così diversi, eppure così simili nei loro giochi d'infanzia, dolci spettri di ricordi che parevano ormai dimenticati ma che, nello stare insieme, rifioriscono spontaneamente in una partita di calcio con una palla di giornali o in un combattimento tra cavalieri dalle affilate spade. <b>Un pastorale inno alla fanciullezza, od un acre scherno dell'infantilità</b>?</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>In una società che non a caso viene spesso canzonata perché priva di valori, ecco che emerge la questione della <b>scoperta delle proprie origini</b>, dell'appartenenza ad una terra che spesso viene ormai abbandonata in nome di aspettative più grandi che dal calore del nostro sole ci trasportano verso la freddezza inumana della rassegnazione; dell'intensità del legame con chi ci ha messo al mondo ed è garante di una più che dignitosa esistenza, nonché pulpito di valori: la famiglia. Tuttavia, a volte la superficialità ci coglie impreparati e trova un terreno fertile sul quale attecchire lasciandoci quindi impotenti di fronte ad un allontanamento dai nostri padri, sempre in incremento. Questi padri e queste madri votati al sacrificio che, purtroppo, noi figli, siamo spesso incapaci di contraccambiare. Da una parte i riferimenti che spesso vengono a mancare, dall'altra genitori che fanno presto a mettere al mondo dei figli senza poi fare i conti con la paternità/maternità decretano <b>un'imbattibile "pigrizia" che ci pervade rendendoci incapaci di scegliere di procreare il futuro concedendo a questa società di essere "figlia" impazzita piuttosto che cellula madre</b> in grado di orientarci verso un futuro colmo di speranza.</i></div><div><br /></div></div>Nicoleugeniahttp://www.blogger.com/profile/16710281985889125112noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-86341380992719569642011-08-04T12:40:00.008+02:002011-08-05T09:26:05.818+02:00Teatri in Città: Day 2 - Patri 'i Famigghia<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjduiJjNCFPEqoaP7PyDumVHmMIKxHxdxANR3Pkw4Q9NtiZkZRjYmLRQZW25FCwGVCalS8U5rPOAnGK41QDZv_637UjMNAVznZxP0bpGkkJOKgUCVn_C1jKrWAYasgXaGOXrodiJy14Zko/s1600/Patri+i+famigghia.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 217px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjduiJjNCFPEqoaP7PyDumVHmMIKxHxdxANR3Pkw4Q9NtiZkZRjYmLRQZW25FCwGVCalS8U5rPOAnGK41QDZv_637UjMNAVznZxP0bpGkkJOKgUCVn_C1jKrWAYasgXaGOXrodiJy14Zko/s320/Patri+i+famigghia.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5636949191826242546" border="0" /></a><br /><!--[if gte mso 9]><xml> <o:officedocumentsettings> <o:allowpng/> </o:OfficeDocumentSettings> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:trackmoves/> <w:trackformatting/> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> 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class="Apple-style-span" style=" line-height: 110%;font-size:11pt;" >ore 21,00</span><span class="Apple-style-span" style=" line-height: 16px;font-size:15px;" ><br /></span></span></span></b><b style="line-height: 110%; "><i><span style="line-height: 110%;font-family:"Georgia","serif";mso-bidi-Bradley Hand ITC"; font-family:";font-size:10.0pt;color:black;" >Teatro Vittorio Emanuele </span></i></b><i><span style=" ;font-family:Georgia, serif;" ><span style=" line-height: 110%; font-size:10pt;color:black;" > </span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 110%;">(Messina)</span><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px;"><br /></span></span></span></i><b><span><span style="color: rgb(255, 0, 0);font-size:130%;" class="Apple-style-span" ><span class="Apple-style-span" style="line-height: 110%; text-transform: uppercase; ">PATRI ‘I FAMIGGHIA</span></span><span class="Apple-style-span" style=" ;font-family:Georgia, serif;" ><span class="Apple-style-span" style=" line-height: 20px; text-transform: uppercase;font-size:19px;" ><br /></span></span></span></b><span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px; "><i><span style="line-height: 110%;font-family:"Georgia","serif";mso-bidi-font-family:Arial;font-size:11.0pt;color:black;" >testo e drammaturgia di </span></i><span style="line-height:110%; font-family:"Georgia","serif";mso-bidi-font-family:Arial;font-size:11.0pt;color:black;" >Dario Tomasello<br /></span></span><span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px; "><i><span style="line-height: 110%;font-family:"Georgia","serif";mso-bidi-font-family:Arial;font-size:11.0pt;color:black;" >con </span></i><span style="line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"; mso-bidi-font-family:Arial;font-size:11.0pt;color:black;" >Angelo Campolo, Annibale Pavone,<span> </span>Adele Tirante<br /></span></span><i style="line-height: 110%; "><span style="line-height: 110%;font-family:"Georgia","serif";mso-bidi-font-family:Arial;font-size:11.0pt;color:black;" >regia di<span> </span></span></i><span style=" line-height: 110%; font-family:Georgia, serif;font-size:11pt;color:black;" >Roberto Bonaventura</span></p><p class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align:none;text-autospace:none"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="Georgia","serif"font-family:";font-size:11.0pt;" > </span></i></p> <p class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align:none;text-autospace:none"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="Georgia","serif"font-family:";font-size:11.0pt;" > </span></i></p> <p class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align:none;text-autospace:none"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i><span style=" font-family:"Georgia","serif";mso-fareast-font-family:Calibri;font-size:11.0pt;" >Patri ‘i famigghia</span></i></b><i><span style="font-family:"Georgia","serif"; mso-fareast-font-family:Calibri;font-size:11.0pt;" > </span></i><span style=" font-family:"Georgia","serif";mso-fareast-font-family:Calibri;font-size:11.0pt;" >è un apologo sul senso di desolazione e di sradicamento, vissuto da una generazione che non riesce ad assumersi la responsabilità più delicata: quella della cura paterna dei propri cari, del proprio tempo.</span></p> <p class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align:none;text-autospace:none"><span style="font-family:"Georgia","serif";mso-fareast-font-family:Calibri;font-size:11.0pt;" >In un gioco ambiguo di ricognizione memoriale, tramato in <b>dialetto messinese</b>, tre cugini, Angelica, Rino e Nando, ritrovatisi per necessità alla morte del padre di quest’ultimo, tessono la tela, amara e divertita, dei ricordi di un’infanzia dolcissima, crudele e smarrita.</span></p> <p class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align:none;text-autospace:none"><span style="font-family:"Georgia","serif";mso-fareast-font-family:Calibri;font-size:11.0pt;" >L’esito di quel ritrovarsi inatteso trascina echi di perduti rancori e tessere maliziose di un mosaico impossibile da ricomporre. L’età adulta si è compiuta senza costrutto, senza ipotesi di salvezza. Non resta che rifugiarsi nel passato, le cui ombre fanno meno paura dell’evidenza brutale della realtà odierna. Il prezzo di questo viaggio a ritroso vale comunque i rischi che esso comporta. Tutti si sottomettono alla sfida e più riaffiora viscerale la natura antica e radicale del rapporto più, come in un affresco verghiano, la roba, la terra, diviene l’oggetto di un’astiosa contesa.</span></p> <p class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align:none;text-autospace:none"><span style=" ;font-family:Georgia, serif;font-size:11pt;" >Ancora una volta, secondo una linea privilegiata della drammaturgia meridionale (da Eduardo a Spiro Scimone), è la famiglia la chiave cruciale del disfacimento che ci è toccato in sorte.</span></p> <p class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align:none;text-autospace:none"><i><span style="font-family:"Georgia","serif";mso-fareast-font-family:Calibri;font-size:11.0pt;" >Drammaturgo e studioso di teatro, <b>Dario Tomasello</b> è Professore Associato di Letteratura Italiana Contemporanea e Discipline dello Spettacolo presso l’Università di Messina.</span></i></p> <p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family:"Georgia","serif";mso-fareast-font-family:Calibri;font-size:11.0pt;" >Roberto Bonaventura</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="font-family:"Georgia","serif";mso-fareast-font-family:Calibri;font-size:11.0pt;" > inizia a lavorare in teatro nel 1996 come aiuto regista di Ninni Bruschetta, con il quale collabora fino al 2002. Collabora stabilmente con la compagnia Scimone/Sframeli. A novembre del 2002 debutta nella regia al Teatro S. Leonardo di Bologna con il monologo <b>"Oratorio"</b>. Nel 2003 fonda l'associazione culturale <b style="mso-bidi-font-weight:normal">Il Castello di Sancio Panza</b>, della quale è direttore artistico.</span></i></p>Nicoleugeniahttp://www.blogger.com/profile/16710281985889125112noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-81397049846513146912011-08-04T12:16:00.005+02:002011-08-04T12:25:26.534+02:00Francesca e il Re Nudo, ovvero: Batalia vista dal liceo.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTMK1MelAj-CYHFg0Vt05dva7h_7YG3nE3kP-qBb7kNi_D8VKS3B8lNcBm5WqEp86AByVdxgJKp_zxpySXrjl_nA3iZ38aieqQjOCDxsd1vLgCF5jFpcLsi4oZ6TfKTQ9yOgHdufwTDPA/s1600/PinocchioTIC2011.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 214px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTMK1MelAj-CYHFg0Vt05dva7h_7YG3nE3kP-qBb7kNi_D8VKS3B8lNcBm5WqEp86AByVdxgJKp_zxpySXrjl_nA3iZ38aieqQjOCDxsd1vLgCF5jFpcLsi4oZ6TfKTQ9yOgHdufwTDPA/s320/PinocchioTIC2011.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5636943632470383650" /></a><br /><div><div><b>Francesca Sortino</b>, una dei partecipanti ad <b>"Universo Teatro"</b> - il progetto formativo di Nave Argo che da diversi anni coinvolge giovani liceali ed universitari nel backstage e nel team organizzativo/logistico delle rassegne <span class="Apple-style-span" ><b>"teatrinfiniti"</b></span> e <span class="Apple-style-span" ><b>"Teatri in Città"</b></span> - condivide con noi una brillante recensione dello spettacolo d'apertura di Teatri in Città 2011.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><i>Pinocchio è scaduto: un'interessante<b> metafora all'insegna di un esame di sé stessi in coscienza di ciò che si è fatto in passato</b>, diventa la conclusione del primo spettacolo del XVII festival del teatro organizzato dall'associazione calatina Nave Argo che la scorsa sera ha visto protagonisti i quattro componenti della compagnia teatrale palermitana "La Pentola Nera". </i></div><div><i><br /></i></div><div><i>In un essenziale quanto suggestivo scenario a sfondo nero riempito da strumenti musicali e fotografie illuminate da ceri accesi, si collocano i quattro attori-musicisti i quali hanno dato vita ad una storia quantomai attuale: si tratta di una <b>irriverente satira politica</b> tersa di pseudonimi in cui Tizio Re deve fare i conti con la propria coscienza e con le menzogne e la corruzione che, purtroppo, nella politica quotidiana sono ormai all'ordine del giorno. Tizio Re, prima circondato da importanti personalità, chiusosi volontariamente nell'esilio di una torre perché rinnegato dallo stesso popolo che l'aveva eletto suo rappresentante, si vede abbandonato anche dalla moglie, Pandemonium, con la quale oramai non condivide più neanche "il tempo delle fotografie a farci vedere a fare la spesa"; una donna che si è in seguito venduta al miglior offerente, nonché peggior nemico del suo stesso consorte. </i></div><div><i><br /></i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Interessanti sono i meccanismi svelati riguardanti la stesura di un discorso che possa far tornare in auge il nostro sovrano-specchio: un uomo che muta volto a seconda della persona che gli sta davanti ma che, nonostante tutto, mantiene sempre lo stesso sorriso di circostanza che lo caratterizza: uno <b>sfacciato ghigno di angoscia e corruzione</b> che lo rende manifesto pubblicitario di ciò che il popolo vuole vedere e che in realtà non ha: il benessere. </i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Tra note di scherno ed originali composizioni musicali che rendono lo spettacolo un inaspettato <b>susseguirsi di scene e monologhi dal ritmo incalzante e dalle molteplici sfumature</b>, il pubblico sorridente si è lasciato travolgere da urla e sussurri; dalla passione degli attori che hanno dato uno spunto di riflessione per cui l'assoggettamento a quei mezzi di comunicazione che Guccini riassume in "riflettori e paillettes" è un fenomeno che dilaga sempre più perché sempre meglio riesce a mascherarsi rendendo brillante e luminoso ciò che invece ci dovrebbe più spaventare: l'ignoranza. L'ignoranza di un mondo del quale conosciamo solo la facciata che la casta vuole farci conoscere, quello della maschera pirandelliana, del volto imbellettato per nascondere le brutture. </i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Sembra quasi un tragicomico ritratto di Dorian Grey che è più comodo a tutti non svelare, per quel rimorso che ci affligge per cui si è consapevoli di vedere ciò che si vuole e si aspetta sempre che qualcuno agisca prima di noi, divenendo pertanto ciascuno, causa di quel malessere comune dovuto all'eterna attesa di un "eroe" o di un martire che da solo cercherà di cambiare questo storto mondo; <b>il ritratto di ciascuno di noi che, in fondo, ci lascia tutti con un amaro sorriso sulla bocca</b>.</i></div><div><br /></div><div><b><br /></b></div></div>Nicoleugeniahttp://www.blogger.com/profile/16710281985889125112noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-87980212153128052142011-08-03T13:54:00.006+02:002011-08-03T14:08:16.769+02:00Teatri in Città: Day 1 - Pinocchio è Scaduto<p class="MsoNormal" style="line-height:110%"><b><span style="font-size:14.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"; color:#3366FF">mercoledì 3 agosto<span> </span>2011<span> </span></span></b><b><span style="font-size:11.0pt;line-height: 110%;font-family:"Georgia","serif";color:#3366FF">ore 21,00</span></b><b><span style="font-size:14.0pt;line-height: 110%;font-family:"Georgia","serif";color:#3366FF"><o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify;line-height:110%;mso-layout-grid-align: none;text-autospace:none"><b><i><span style="font-size:10.0pt;line-height: 110%;font-family:"Georgia","serif";mso-bidi-font-family:"Bradley Hand ITC"; color:black">Associazione <st1:personname productid="La Pentola Nera" st="on"><st1:personname productid="La Pentola" st="on">La Pentola</st1:personname> Nera</st1:personname> </span></i></b><i><span style="font-size: 10.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif";mso-bidi-font-family: "Bradley Hand ITC";color:black"><span> </span>(Palermo) <o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify;line-height:110%;mso-layout-grid-align: none;text-autospace:none"><b><span style="font-size:14.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"; mso-bidi-font-family:"Bradley Hand ITC";color:red;text-transform:uppercase">PINOCCHIO E’ SCADUTO <o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify;line-height:110%;mso-layout-grid-align: none;text-autospace:none"><i><span style="font-size:11.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"; mso-bidi-font-family:"Bradley Hand ITC";color:black">scritto e diretto da </span></i><span style="font-size:11.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"; mso-bidi-font-family:"Bradley Hand ITC";color:black">Giacomo Guarneri<br /></span><i><span style="font-size:11.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"; mso-bidi-font-family:"Bradley Hand ITC";color:black">con </span></i><span style="font-size:11.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"; mso-bidi-font-family:"Bradley Hand ITC";color:black">Giacomo Guarneri, Domenico Surdi, Mauro Terranova, Egidio La Rocca<br /></span><i><span style="font-size:11.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"; color:black">musiche originali </span></i><span style="font-size:11.0pt; line-height:110%;font-family:"Georgia","serif";mso-bidi-font-family:"Bradley Hand ITC"; color:black">Domenico Surdi, Mauro Terranova<br /></span><i><span style="font-size:11.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"; mso-bidi-font-family:"Bradley Hand ITC";color:black">scenografia </span></i><i><span style="font-size:11.0pt;line-height: 110%;font-family:"Georgia","serif""><span> </span></span></i><span style="font-size:11.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"">Giacomo Guarneri<br /></span><i><span style="font-size:11.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"">video </span></i><span style="font-size:11.0pt;line-height:110%;font-family:"Georgia","serif"">Emanuele Guida</span></p> <p class="MsoNormal"><br /></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-family: Georgia, serif; ">Tizio Re è l'ex Capo di Stato di Batalia. Ormai perseguitato dal suo popolo, vive </span></p><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPpQSjFIbGzFb5D5F-_gRSb0MIEJ_zcrTbFJdchNocgxgz2rLlWKT-utwZnGXjXSwkdbeafatpGez0eYnm44tEjDfzmgzqOiS5q0q4XFEyyHqDUvqZiJSqNP0cUcKTDvsVG88XJCtixvs/s320/pinocchio.JPG" style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 214px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5636599258285137890" /><p class="MsoNormal"><span style="font-family: Georgia, serif; ">da un anno in esilio volontario al piano alto di una torre, su un'isola di cui non si dice il nome. Attorno a questi <b>dodici mesi di esilio</b> ruota il tempo del racconto.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-family: Georgia, serif; ">Inizialmente gli era rimasta fedele la moglie, Pandemonium, sua curatrice dell'immagine; salvo in seguito scegliere anche lei, sulla scia dell'amato <i>ghostwriter</i> Folgerichtig, di arruolarsi alla corte del nuovo capo di Batalia - Assantumo, acerrimo rivale di Tizio - e vendere a lui i propri servigi. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><span style="font-family: Georgia, serif; ">Prima di abbandonarlo nell'isola però, forse per salvare </span><span style="font-family: Georgia, serif; ">Tizio da u</span>na disperante depressione, Pande aveva ingaggiato <b>tre musici per la realizzazione di uno spettacolare discorso</b> che avrebbe dovuto riscattare l'immagine di Tizio a Batalia. Con quei tre musici lo vediamo infatti nella scena: forse una loro proiezione, forse viceversa.</span></p><i></i> <p class="MsoNormal"><span style="font-family: Georgia, serif; ">Le prove del discorso da farsi si trasformano in una rievocazione del passato e del presente di Tizio, e nel racconto della sua finale solitudine. Vittima di una <b>lucida follia</b>, Tizio ha come unici referenti i fantasmi della sua mente. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-family: Georgia, serif; "><span class="Apple-style-span">Ma l'effetto dell'esilio è stato in certo senso catartico, per Tizio. La solitudine, o forse il trauma della fine e dell'esilio, gli hanno elargito una sorta di saggezza, forse addirittura un senso morale dapprima sconosciuti. Si crea così il paradosso di un personaggio che è un autarca ma ravveduto, capace ormai di uno sguardo critico nei confronti del passato.</span><span class="Apple-style-span" style="font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-family: Georgia, serif; "><span class="Apple-style-span">La società dello spettacolo ha prodotto anche una <b>politica dello spettacolo</b>. Inseguire, in solitudine e senza i collaboratori di sempre, le prove di un discorso destinato a non vedere mai la luce dei riflettori (ovvero una messa in onda) rappresenta forse il contrappasso ideale per un uomo che ha concepito i messaggi politici alla stregua di jingles pubblicitari e (va da sé) i rapporti umani come rapporti commerciali.</span><span class="Apple-style-span" style="font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif""><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><i><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif"">Attore e autore di teatro, </span></i><b><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif"">Giacomo Guarneri</span></b><i><span style="font-size:11.0pt;font-family: "Georgia","serif""> si laurea in Lettere Moderne<span> </span>a Palermo con una tesi sulla performance del racconto. Nel corso della sua carriera ha collaborato con Mimmo Cuticchio, Ascanio Celestini, Davide Enia, Emma Dante. A Parigi conosce le opere del Nouveau Realisme e da allora si dedica alla pratica del collage d'immagini e di parole. <o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal"><i><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif"">Nel 2007 fonda l'associazione culturale </span></i><b><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif"">La pentola nera</span></b><i><span style="font-size:11.0pt;font-family: "Georgia","serif"">.<br />Nel 2008 il dramma epistolare </span></i><b><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif"">“Danlenuàr”</span></b><i><span style="font-size:11.0pt;font-family: "Georgia","serif""> (ospitato da Teatri in Città nel 2009), da lui scritto, diretto e prodotto, vince il Premio Enrico Maria Salerno per la Drammaturgia 2008 – Premio all'Autore. </span></i><b><span style="font-size:11.0pt;font-family:"Georgia","serif"">“Pinocchio è scaduto”</span></b><i><span style="font-size:11.0pt;font-family: "Georgia","serif"">, originale operazione di teatro-concerto, è la nuova produzione de La Pentola Nera proposta a Teatri in Città 2011 in prima nazionale.<o:p></o:p></span></i></p>Nicoleugeniahttp://www.blogger.com/profile/16710281985889125112noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-22925364880544650992011-07-14T19:52:00.020+02:002011-07-21T09:39:09.201+02:00TEATRI IN CITTA': il programma<div style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS"font-size:100%;" >“I padri hanno molto da fare per riparare al fatto di avere dei figli.”</span><span style="font-size:100%;"><br /><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS"">Friedrich Nietzsche</span></b><br /><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style=" line-height:110%;Trebuchet MS""> </span></i><br /></span><span style="font-size:100%;"><i style=""><span style="line-height: 110%;">Padri e patrigni della Patria. P</span></i></span><span style="font-size:100%;"><i style=""><span style=" line-height: 110%; Trebuchet MS";">adri mancanti e padri trapassati. Padri virtuali. Padri autori e <span style="mso-spacerun:yes"> </span>burattinai. </span></i><br /><i style=""><span style="line-height: 110%;"> Nel nome del Padre – che sia corp</span></i></span><span style="font-size:100%;"><i style=""><span style="line-height: 110%;">o, assenza, ombra o agglomerato di incrollabili certezze– si dipana questa diciassettesima edizione di <b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="color:red;">Teatri </span>in<span style="color:red;"> Città</span></b>, giacché sempre più spesso negli ultimi anni la <b style="mso-bidi-font-weight:normal">nuova drammaturgia siciliana</b> si st</span></i></span><span style="font-size:100%;"><i style=""><span style="line-height: 110%;">a confro</span></i></span><span style="font-size:100%;"><i style=""><span style="line-height: 110%;">ntando con figu</span></i></span><span style="font-size:100%;"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style=" line-height:110%;Trebuchet MS"">re paterne probabili ed improbabili costruendo quasi una sorta di narrazione parallela, un </span></i><span style="line-height: 110%;">“bildungsroman”<i style=""> collettivo di una generazione che ricerca e ridefinisce direzioni, ruoli e desideri rispetto e/o in </i></span></span><span style="font-size:100%;"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS""><i style="mso-bidi-font-style:normal">opposizione a quanto ereditato. Con tutto il carico di smarrimenti, entusiasmi, incoerenze ed “astratti furori” che consuetamente accompagnano il passaggio all’età adulta e la definizione del proprio posto nel mondo. </i></span><br /><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style=" line-height:110%;Trebuchet MS""> </span></i><br /><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS"">Direzione Artistica: Fabio Navarra, Nicoleugenia Prezzavento</span></b><br /></span></div><span style="line-height: 110%; font-family: trebuchet ms;font-family:";font-size:100%;" > </span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><br /></span><span style="line-height: 110%; font-family: trebuchet ms;font-family:";font-size:100%;" > </span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><br /></span><span style="line-height: 110%; font-family: trebuchet ms;font-family:";font-size:100%;" > </span><div style="text-align: justify; font-family:trebuchet ms;"><span style="font-size:100%;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/-p1hNyjAs2rw/Th8uQ8XeQ2I/AAAAAAAAAP0/lwsCCo1nngs/s1600/Pinocchio%2B%25C3%25A8%2Bscaduto.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 134px;" src="http://3.bp.blogspot.com/-p1hNyjAs2rw/Th8uQ8XeQ2I/AAAAAAAAAP0/lwsCCo1nngs/s200/Pinocchio%2B%25C3%25A8%2Bscaduto.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5629268927853773666" border="0" /></a></span><span style="color: rgb(51, 102, 255);font-size:100%;" ><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="Trebuchet MS";">Mercoledì 3 Agosto<span style="mso-spacerun:yes"> </span>2011</span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";"><span style="mso-spacerun:yes"> </span></span></b></span><span style="font-size:100%;"><br /></span><span style="font-size:100%;"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC"; color:black;" >Compagnia La Pentola Nera </span></i></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC"; color:black;" ><span style="mso-spacerun:yes"> </span>(Palermo) </span></i><br /></span><span style="color: rgb(255, 0, 0);font-size:100%;" ><b style=""><span style="Trebuchet MS";">PIN</span></b></span><span style="color: rgb(255, 0, 0);font-size:100%;" ><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC"; text-transform:uppercase">OCCHIO E’ SCADUTO </span></b></span><span style="font-size:100%;"><br /></span><span style="font-size:100%;"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC";color:black;" >scritto e diretto da Giacomo Guarneri</span></i><br /></span><span style="font-size:100%;"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC";color:black;" >con Giacomo Guarneri, Domenico Surdi, Mauro Terranova, Egidio La Rocca</span></i><br /></span><span style="font-size:100%;"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS";color:black;" >musiche originali </span></i><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC";color:black;" >Domenico Surdi, Mauro Terranova</span></i><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS""> </span></i><br /></span><span style="line-height: 110%; font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" >Un ex autarca/capo di stato in esilio volontario; tre musici/cortigiani; le prove di un discorso – destinato a non vedere mai la luce - <span style="mso-spacerun:yes"> </span>che si trasformano in una rievocazione del passato e nel racconto di una lucida follia. Un’originale operazione di <b style="mso-bidi-font-weight:normal">teatro-concerto</b> (proposta in prima nazionale) che offre una <b style="mso-bidi-font-weight:normal">riflessione</b> dai toni leggeri ma implacabilmente puntuale sulla <b style="mso-bidi-font-weight: normal">società dello spettacolo</b> e la sua tracimazione nella politica, nonché sulle fascinazioni fatali della “videocrazia” contemporanea.</span><span style="font-size:100%;"><br /></span></div><span style="line-height: 110%; font-family: trebuchet ms;font-family:";font-size:100%;" > </span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><br /></span><span style="line-height: 110%; font-family: trebuchet ms;font-family:";font-size:100%;" > </span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><br /></span><div style="text-align: justify; font-family:trebuchet ms;"><span style="font-size:100%;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/-TuNl_EDAf6U/Th8ud_VO8kI/AAAAAAAAAP8/Vq4GmRcvvOI/s1600/Patri%2Bi%2Bfamigghia.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 136px;" src="http://3.bp.blogspot.com/-TuNl_EDAf6U/Th8ud_VO8kI/AAAAAAAAAP8/Vq4GmRcvvOI/s200/Patri%2Bi%2Bfamigghia.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5629269151987987010" border="0" /></a></span><span style="color: rgb(51, 102, 255);font-size:100%;" ><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="Trebuchet MS";">Giovedì 4 Agosto<span style="mso-spacerun:yes"> </span>2011</span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";"><span style="mso-spacerun:yes"> </span></span></b></span><span style="font-size:100%;"><br /></span><span style="font-size:100%;"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC"; color:black;" >Teatro Vittorio Emanuele </span></i></b><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS"; mso-bidi-Bradley Hand ITC";color:black;" ><span style="mso-spacerun:yes"> </span>(Messina) </span></i><br /></span><span style="color: rgb(255, 0, 0);font-size:100%;" ><b style=""><span style="Trebuchet MS";">PATRI ‘I F</span></b></span><span style="color: rgb(255, 0, 0);font-size:100%;" ><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC"; text-transform:uppercase">AMIGGHIA </span></b></span><span style="font-size:100%;"><br /></span><span style="font-size:100%;"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";mso-bidi-color:black;" >testo e drammaturgia di Dario Tomasello </span></i><br /></span><span style="font-size:100%;"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";mso-bidi-color:black;" >con Angelo Campolo, Annibale Pavone,<span style="mso-spacerun:yes"> </span>Adele Tirante</span></i><br /></span><span style="font-size:100%;"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";mso-bidi-color:black;" >regia di <span style="mso-spacerun:yes"> </span>Roberto Bonaventura</span></i><br /></span><span style="line-height: 110%; font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" >Un apologo sul senso di desolazione e di sradicamento, vissuto da una generazione che non riesce ad assumersi la responsabilità più delicata: quella della cura paterna dei propri cari, del proprio tempo.</span><span style="font-size:100%;"><br /></span><span style="line-height: 110%; font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" >In un gioco ambiguo di <b style="mso-bidi-font-weight:normal">ricognizione memoriale</b>, tramato in <b style="mso-bidi-font-weight:normal">dialetto messinese</b>, tre cugini, Angelica, Rino e Nando, ritrovatisi per necessità alla morte del padre di quest’ultimo, tessono la tela, amara e divertita, dei ricordi di un’infanzia dolcissima, crudele e smarrita.<span style="mso-bidi-font-weight: bold"> </span></span><span style="font-size:100%;"><br /></span></div><span style="line-height: 110%; font-family: trebuchet ms;font-family:Tahoma;font-size:100%;" > </span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><br /><br /></span><div style="text-align: justify; font-family:trebuchet ms;"><span style="font-size:100%;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/-ec3tAr_15vU/Th8usz3BNoI/AAAAAAAAAQE/P6xbrtcZH-A/s1600/mille%2Bbolle%2Bblu.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 133px;" src="http://2.bp.blogspot.com/-ec3tAr_15vU/Th8usz3BNoI/AAAAAAAAAQE/P6xbrtcZH-A/s200/mille%2Bbolle%2Bblu.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5629269406606505602" border="0" /></a></span><span style="color: rgb(51, 102, 255);font-size:100%;" ><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="Trebuchet MS";">Venerdì 5 Agosto<span style="mso-spacerun:yes"> </span>2011</span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";"><span style="mso-spacerun:yes"> </span></span></b></span><span style="font-size:100%;"><br /></span><span style="font-size:100%;"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC"; color:black;" >Filippo Luna </span></i></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC";color:black;" ><span style="mso-spacerun:yes"> </span>(Palermo) </span></i><br /></span><span style="color: rgb(255, 0, 0);font-size:100%;" ><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC"; text-transform:uppercase">LE MILLE BOLLE BLU </span></b></span><span style="font-size:100%;"><br /></span><span style="font-size:100%;"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS"">da un racconto di <span style="mso-spacerun:yes"> </span>Salvatore Rizzo</span></i><br /></span><span style="font-size:100%;"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS"">diretto ed interpretato da Filippo Luna</span></i><br /></span><span style="line-height: 110%; font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" >All’inizio degli anni ’60 in una bottega da barbiere nasce e si dipana, nell’arco di trent’anni, la <b style="mso-bidi-font-weight:normal">storia d’amore struggente e clandestina</b> fra Nardino ed Emanuele, due giovani della periferia Palermitana. Giocato sulle corde di un sentimento vero, profondo, universale che coinvolge ed emoziona lo spettatore fin dalle prime battute, “Le mille bolle blu” è il <b style="mso-bidi-font-weight:normal">racconto epico e vibrante</b> di quell’amore ed è valso a Filippo Luna il premio ANCI 2010 per l’interpretazione nonché il tutto esaurito a Taormina Arte, alle Orestiadi di Gibellina ed in numerosissime altre piazze italiane.</span><span style="font-size:100%;"><br /><br /></span></div><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><br /></span><div style="text-align: justify; font-family:trebuchet ms;"><span style="font-size:100%;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/-98-hBl_EbfE/Th8u5LVy7nI/AAAAAAAAAQM/4U_al2v8nqM/s1600/Ferrovecchio.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 134px;" src="http://4.bp.blogspot.com/-98-hBl_EbfE/Th8u5LVy7nI/AAAAAAAAAQM/4U_al2v8nqM/s200/Ferrovecchio.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5629269619068038770" border="0" /></a></span><span style="color: rgb(51, 102, 255);font-size:100%;" ><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="Trebuchet MS";">Sabato 6 Agosto<span style="mso-spacerun:yes"> </span>2011</span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";"><span style="mso-spacerun:yes"> </span></span></b></span><span style="font-size:100%;"><br /></span><span style="font-size:100%;"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC"; color:black;" >Compagnia SukaKaifa</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS"; mso-bidi-Bradley Hand ITC";color:black;" > (Trapani) </span></i><br /></span><span style="color: rgb(255, 0, 0);font-size:100%;" ><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC"; text-transform:uppercase">FERROVECCHIO </span></b></span><span style="font-size:100%;"><br /></span><span style="font-size:100%;"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";mso-bidi-color:black;" >con Fabrizio Ferracane e Rino Marino</span></i><br /></span><span style="font-size:100%;"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";mso-bidi-color:black;" >regia di<span style="mso-spacerun:yes"> </span>Rino Marino</span></i><br /></span><span style="line-height: 110%; font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" >Un vagabondo che trascorre sentieri interminabili, lontano da ogni alito di vita, </span><span style="line-height: 110%; font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" >senza tempo né meta, a cavallo di una carcassa di bicicletta, per scacciare i fantasmi del passato. Un barbiere ridotto alla rovina e stigmatizzato dal mondo degli uomini. <b style="mso-bidi-font-weight:normal">Due individui ai margini</b> dell’umanità corrente che, in una Sicilia fuori dal tempo, si incontrano e scontrano in un<span style="mso-spacerun:yes"> </span>contrasto stridente tra reciproco rifiuto e disperata urgenza di comunicazione. Una <b style="mso-bidi-font-weight:normal">pièce iperrealistica ma ilare</b>, una recitazione agile ed essenziale gratificata da una menzione speciale<span style="mso-spacerun:yes"> </span>al Premio “Dante Cappelletti” 2010.</span><span style="font-size:100%;"><br /></span></div><span style="line-height: 110%; font-family: trebuchet ms;font-family:";font-size:100%;" > </span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><br /></span><span style="line-height: 110%; font-family: trebuchet ms;font-family:";font-size:100%;" > </span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><br /></span><div style="text-align: justify; font-family:trebuchet ms;"><div style="text-align: left;"><span style="font-size:100%;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/-SW8_mSk3SVo/Th8vD1xisrI/AAAAAAAAAQU/e2MqsrNmfnI/s1600/orlando%2Bfurioso.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 134px;" src="http://3.bp.blogspot.com/-SW8_mSk3SVo/Th8vD1xisrI/AAAAAAAAAQU/e2MqsrNmfnI/s200/orlando%2Bfurioso.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5629269802257396402" border="0" /></a></span><span style="color: rgb(51, 102, 255);font-size:100%;" ><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="Trebuchet MS";">Domenica 7 Agosto<span style="mso-spacerun:yes"> </span>2011</span></b><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";"><span style="mso-spacerun:yes"> </span></span></b></span><span style="font-size:100%;"><br /></span><span style="font-size:100%;"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC"; color:black;" >Alberto Nicolino</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC";color:black;" > (Palermo) </span></i><br /></span><span style="color: rgb(255, 0, 0);font-size:100%;" ><b><span style="Trebuchet MS";text-transform:uppercase">ORLANDO FURIOSO RACCONTATO DAL MAGO ATLANTE</span></b></span><span style="font-size:100%;"><br /></span><span style="font-size:100%;"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";mso-bidi-color:black;" >di e con Alberto Nicolino</span></i><br /></span></div><span style="line-height: 110%; font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" >L'Orlando Furioso è un <b style="mso-bidi-font-weight:normal">appassionante labirinto di immagini e storie</b> in cui ognuno dei protagonisti insegue invano un oggetto, una donna, un nemico. In questa versione teatrale è il mago Atlante ad accogliere il pubblico fra le pagine del poema ed a narrare le vicende ma non a controllare i destini in gioco: chi tira le fila sta fuori dal poema ed è, naturalmente, Ludovico Ariosto. Atlante è l’unico ad accorgersene e la sua accorata ma inutile “rivolta” tinge il racconto di <b style="mso-bidi-font-weight: normal">note inedite e tragicomiche</b>.</span><span style="font-size:100%;"><br /></span></div><span style="line-height: 110%; font-family: trebuchet ms;font-family:";font-size:100%;" ><span style="mso-tab-count:1"> </span></span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><br /></span><span style="line-height: 110%; font-family: trebuchet ms;font-family:";font-size:100%;" > </span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><br /></span><div style="text-align: justify; font-family:trebuchet ms;"><span style="font-size:100%;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/-zqFMsZQWbMc/Th8vXlGmwdI/AAAAAAAAAQc/z1yK400A-zE/s1600/Turi%2BM..jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 139px;" src="http://2.bp.blogspot.com/-zqFMsZQWbMc/Th8vXlGmwdI/AAAAAAAAAQc/z1yK400A-zE/s200/Turi%2BM..jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5629270141379723730" border="0" /></a></span><span style="color: rgb(51, 102, 255);font-size:100%;" ><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="Trebuchet MS";">Lunedi 8 Agosto<span style="mso-spacerun:yes"> </span>2011</span></b></span><span style="font-size:100%;"><br /></span><span style="font-size:100%;"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height: 110%;Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC"; color:black;" >Savi Manna</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC";color:black;" > (Catania) </span></i><br /></span><span style="color: rgb(255, 0, 0);font-size:100%;" ><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="Trebuchet MS";mso-bidi-Bradley Hand ITC"; text-transform:uppercase">TURI MARIONETTA </span></b></span><span style="font-size:100%;"><br /></span><span style="font-size:100%;"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="line-height:110%;Trebuchet MS"">di e con Savi Manna</span></i><br /></span><span style="line-height: 110%; font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" >“Turi Marionetta” rappresenta l’esordio di un giovane autore e regista che sceglie di mettere in scena il frutto del proprio lavoro di ricerca sull’universalità e l’evoluzione del <b style="mso-bidi-font-weight: normal">teatro di figura</b>. Lungi dall’essere un semplice excursus didattico, il racconto ha tutta <b style="mso-bidi-font-weight:normal">la forza e l’energia della narrazione popolare</b> insieme alla capacità di andare a ritroso in un tempo sconosciuto ricco di visioni e di imprese, trascinando lo spettatore in un’atmosfera concentrata e divertita d’ascolto che è quella propria dell’intrattenimento “fatto dalle persone per le persone”. <span style="mso-spacerun:yes"> </span></span><span style="font-size:100%;"><br /></span></div><span style="line-height: 110%; font-family: trebuchet ms;font-family:";font-size:100%;" > </span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><br /></span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><br /><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="Trebuchet MS";color:#3366FF;" ><span style="color: rgb(255, 0, 0);">L'inizio degli spettacoli è previsto per le ore 21,00.</span><br /><br />Ingresso intero €<span style="mso-spacerun:yes"> </span>6,00<span style="mso-spacerun:yes"><br /></span><span style="mso-spacerun:yes"> </span><span style="mso-spacerun:yes"> </span>Ingresso ridotto under 18<span style="mso-spacerun:yes"> </span>€ 5,00<br /><span style="mso-spacerun:yes"></span>Abbonamento 6 spettacoli<span style="mso-spacerun:yes"> </span>€<span style="mso-spacerun:yes"> </span>25,00.<br /><span style="mso-spacerun:yes"> </span></span></b><br /><strong><span style="Trebuchet MS"; mso-bidi-color:red;" > </span></strong><strong style="font-family:trebuchet ms;"><span style="Trebuchet MS";mso-fareast-Times New Roman";mso-bidi-mso-ansi-language:IT; mso-fareast-language:IT;mso-bidi-language:AR-SAcolor:red;" >Informazioni e prenotazioni: </span></strong><strong style="font-family:trebuchet ms;"><span style="Trebuchet MS";mso-fareast-Times New Roman";mso-bidi-mso-ansi-language:IT;mso-fareast-language: IT;mso-bidi-language:AR-SA"><span style="mso-spacerun:yes"> </span></span></strong></span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:";font-size:100%;" ><span style="font-family:trebuchet ms;">Tel/Fax 0933 58476</span><span style="mso-spacerun:yes"> </span>- <span style="mso-spacerun:yes"> </span></span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><strong><span style="Trebuchet MS";mso-fareast-Times New Roman";mso-bidi-mso-ansi-language:EN-GB; mso-fareast-language:IT;mso-bidi-language:AR-SA;font-weight:normal;mso-bidi-font-weight: boldcolor:red;" lang="EN-GB"><a href="mailto:nargo@tiscali.it"><b style="mso-bidi-font-weight:normal"><span style="mso-ansi-language:IT;color:red;" lang="IT">nargo@tiscali.it</span></b></a></span></strong><strong><span style="Trebuchet MS";mso-fareast-Times New Roman";mso-bidi-mso-ansi-language:IT;mso-fareast-language: IT;mso-bidi-language:AR-SA;font-weight:normal;mso-bidi-font-weight:bold"><span style="mso-spacerun:yes"> </span></span></strong></span><span style="font-size:100%;"><br /><br /></span><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;font-size:100%;" ><span style="font-weight: bold; font-style: italic; color: rgb(255, 0, 0);">Iniziativa realizzata con il contributo di</span><br /><span style="font-weight: bold;">Comune di Caltagirone - Assesssorati alla Cultura e al Turismo</span><br /><span style="font-weight: bold;">Regione Siciliana - Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo</span></span><br /><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> </w:Compatibility> <w:browserlevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:latentstyles deflockedstate="false" latentstylecount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if !mso]><object classid="clsid:38481807-CA0E-42D2-BF39-B33AF135CC4D" id="ieooui"></object> <style> st1\:*{behavior:url(#ieooui) } </style> <![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style> /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; 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font-family: trebuchet ms;"><span style="Trebuchet MS"">Presso le sale della aristocratica Villa Patti, riaperta al pubblico dopo i recenti restauri a testimonianza di quella vita romantica e raffinata che si conduceva in tutto il sistema di ville e parchi della contrada Santa Maria di Gesù già dal Seicento, è ospitato il <b>Museo delle Ville Storiche Caltagironesi e Siciliane</b>.</span></p><div style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"> </div><p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; line-height: 110%; text-align: justify; font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;"><span style=";"><br /></span></p><p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; line-height: 110%; text-align: justify; font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;"><span style="Trebuchet MS"">L’antico edificio di Villa Patti fu rinnovato dall’architetto <b>Gian Battista Nicastro</b> nella seconda metà dell’Ottocento con una facciata in stile neogotico veneziano, dallo straordinario effetto scenografico. </span></p><div style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"> </div><p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; line-height: 110%; text-align: justify; font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;"><span style="Trebuchet MS"">L’eclettismo della struttura ben rappresenta la società nobiliare del tempo, animata da una cultura aperta e cosmopolita, grazie ai continui rapporti con le capitali d’Europa, delle quali condivideva mode e sfarzi, ma profondamente “siciliana” in quel legame con la natura e in quel continuo rapportarsi con il paesaggio che trova la sua massima espressione nella cura e nella spettacolarità del giardino e dei parchi.</span></p><div style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"> </div><p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; line-height: 110%; text-align: justify; font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;"><span style=";"><br /></span></p><p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; line-height: 110%; text-align: justify; font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;"><span style="Trebuchet MS"">Il <b>Parco di Villa Patti</b>, si lega al paesaggio agrario circostante utilizzando soluzioni originali, proprie del giardino all’inglese, con alcune componenti vegetali originarie, mediterranee e esotiche, tipiche del giardino siciliano che possono riportarsi al precedente periodo settecentesco. </span></p><div style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"> </div><p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; line-height: 110%; text-align: justify; font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;"><span style="Trebuchet MS"">Il Museo espone dipinti, disegni progettuali, incisioni, foto d’epoca, libri, maioliche e terrecotte per raccontare la vita di villeggiatura delle famiglie aristocratiche siciliane e in particolare caltagironesi. Il Museo si propone anche come polo espositivo, centro di raccolta e documentazione elaboratorio, attraverso un’attività di corsi, seminari e aggiornamenti relativi alla salvaguardia e alla fruizione del vasto patrimonio di ambienti e giardini storici della Sicilia.</span></p><div style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"> </div><p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; line-height: 110%; text-align: justify; font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;"><span style="Trebuchet MS""> </span></p><div style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;"> </div><p class="MsoNormal" style="line-height: 110%; text-align: justify; font-family: trebuchet ms;font-family:trebuchet ms;"><b><span style="line-height:110%;Trebuchet MS"font-size:7.5pt;" >Fonte: http://www.comune.caltagirone.ct.it</span></b></p>Nave Argo - Associazione Culturalehttp://www.blogger.com/profile/17981906647202473799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-79072128295164650412011-07-11T16:23:00.005+02:002011-07-15T15:02:52.845+02:00TEATRI IN CITTA': storia di un festival<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/-SKuORtix0QU/ThsIdJJffyI/AAAAAAAAAPM/ZCH8x_FIj3I/s1600/NAVEARGO1.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 280px;" src="http://1.bp.blogspot.com/-SKuORtix0QU/ThsIdJJffyI/AAAAAAAAAPM/ZCH8x_FIj3I/s400/NAVEARGO1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5628101456094527266" border="0" /></a><span style="font-family:trebuchet ms;">Il festival <span style="font-weight: bold;">TEATRI IN CITTA’</span>, nel corso delle sue sedici edizioni (dal 1994), si è progressivamente caratterizzato come un esempio originale e unico per la <span style="font-weight: bold;">Sicilia</span> di manifestazione culturale fortemente legata alla Città (<span style="font-weight: bold;">Caltagirone</span>) ed alle sue peculiarità urbanistiche e socioculturali, e definita da una linea artistica volta a promuovere la nuova <span style="font-weight: bold;">drammaturgia contemporanea</span>. </span> <span style="font-family:trebuchet ms;">L’essere riuscito, infatti, a radicarsi come abitudine e aspettativa in un pubblico quanto mai eterogeneo per cultura e fasce d’età è stato un obiettivo fondamentale che il festival ha raggiunto e che è intimamente legato ad un’idea di fondo: che il Teatro sia e debba essere luogo di comunicazione franca e assoluta.</span> <span style="font-family:trebuchet ms;">La particolarità di tale formula (spettacoli teatrali presentati in contesti urbanistici e architettonici di particolare pregio) si è confermata una felice intuizione anche alla luce del recente riconoscimento assegnato, da parte dell’<span style="font-weight: bold;">Unesco</span>, al Distretto Culturale del Sud-Est, entro cui ricade la città di Caltagirone, quale <span style="font-weight: bold;">Patrimonio dell'Umanità</span>.</span> <span style="font-family:trebuchet ms;">Quest’idea di fondo sta alla base dell’originalità della formula di <span style="font-weight: bold;">TEATRI IN CITTA’</span> e che ne ha decretato il successo di pubblico e di critica.</span> <span style="font-family:trebuchet ms;">E per tali ragioni la manifestazione è stata premiata per ben due volte, nel 2005 e nel 2007, dalla <span style="font-weight: bold;">Presidenza della Repubblica Italiana</span> con il conferimento di una Medaglia d’’argento per meriti artistici e sociali.</span><br /><br /><span style="font-family:trebuchet ms;">Gli <span style="font-weight: bold;">artisti</span> intervenuti in questi anni sono stati quelli che si sono sempre distinti per la loro ricerca di un Teatro vivo e comunicativo, capace di emozionare e coinvolgere il pubblico.</span> <span style="font-family:trebuchet ms;">Tra i tanti: Mimmo Cuticchio, Scimone e Sframeli, Giuseppe Cederna, Ascanio Celestini, Gaspare Nasuto, Davide Enia, Gigio Brunello, Tino Caspanello, Giovanni Calcagno, Alfio Antico, Donatella Finocchiaro, Claudio Collovà, Alvia Reale, Lisa Ferlazzo Natoli, Lucia Sardo, Antonio Panzuto, Mara Baronti, Matteo Belli, Alessio Di Modica, Teatro delle briciole (PR), Ravenna Teatro (RA), Teatro Tascabile (BG), Teatro della Tosse (GE), Drammateatro (PE), Teatro dei Colori (AQ), Compagnia degli Sbuffi (NA), Teatro Libero (PA), Scena Verticale (CS), Nutrimenti Terrestri (ME), A.I.T. Guascone (PI), La Terra Nuova (PG), Liminalia (PG), Teatro della Bugia (CE), Segnalemosso (CT), Teatro Dioniso (PA), I Teatrini (NA),Onda Teatro (TO), Lucchettino Group (TO),Teatro Agricolo (PI), Abraxa Teatro (RM), Rapatika Teatro (TO), Teatro dell’Acquario (CS), Manicomics Teatro (PC), Teatro del Sangro (CH), Teatrinviaggio (MI), Teatro Pan (Lugano - Svizzera), Teatrino della Marignana (VE), Teatro Telaio (BS), Teatro Invito (LC), Compagnia dei Ciarlatani (RN), Teatro Pubblico Incanto (ME), Compagnia Còrai (PA), Casa dei Santi (CT), Retablo (CT), Mutamenti (CE), Libera Scena Ensemble (NA), Compagnia dell’Elica (PA), Casadargilla (RM), Mario Incudine e il Tamburo di Aci (EN), Centro Teatrale Corniani (CR), Teatri Alchemici (PA), La Compagnia Prese Fuoco (PA), I Beddi, Teatro Ditirammu (PA), FÆRD + Dörge, Becker & Hjetland (Danimarca/Svezia/Norvegia), La Pentola Nera (PA), Nakaira (CT), Sgumbbicio Clown Theatre (PA).</span>Nave Argo - Associazione Culturalehttp://www.blogger.com/profile/17981906647202473799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-39299438951280599942011-07-04T15:12:00.006+02:002011-07-14T23:46:01.365+02:00COMING SOON...<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/-l7-QlakZwao/ThH06kDox3I/AAAAAAAAAO0/Iu3CdWQbYRY/s1600/Cartolina%2BTIC%2B2011.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 276px; height: 400px;" src="http://2.bp.blogspot.com/-l7-QlakZwao/ThH06kDox3I/AAAAAAAAAO0/Iu3CdWQbYRY/s400/Cartolina%2BTIC%2B2011.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5625546696510982002" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/-6zsxikbbuvo/ThG885AzriI/AAAAAAAAAOs/h1ZfxkNYi1A/s1600/Blog01.JPG"><br /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/-lx-FjUmSPCI/ThG8TGqN7qI/AAAAAAAAAOk/MJ6VwUVd0ts/s1600/Blog01.JPG"><br /></a>Nave Argo - Associazione Culturalehttp://www.blogger.com/profile/17981906647202473799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-539540586292223272010-08-20T16:11:00.003+02:002010-08-20T16:20:06.201+02:00TEATRI in CITTA' a Caltagirone - 23 e 24 agosto 2010<p align="right"><span style="font-size:85%;"><strong style="font-style: italic;">“</strong><span style="font-style: italic;">L'aspettare rincresce</span><strong style="font-style: italic;">”</strong><br /><span class="style14">(Proverbio toscano)</span></span> </p> <p><span class="style11"><strong>Teatri in Città </strong></span><span style="font-style: italic;">“abstract”</span><span class="style11">: due appuntamenti per non perdere la speranza e le buone abitudini, e proporre comunque un momento di incontro fra la comunità e ciò che di più interessante ed innovativo offre la scena artistica siciliana. Nell’attesa, speriamo non vana, di tempi migliori.</span></p> <p align="left"><span style="font-size:85%;"><strong><span class="style5">Direzione Artistica:</span> Fabio Navarra, Nicoleugenia Prezzavento</strong></span></p> <p><strong> </strong></p> <div class="style6" align="justify"><br /> <span style="color: rgb(255, 0, 0);" class="style5"><strong><em>23 agosto </em></strong><em><strong> ore 21.00</strong></em></span><em><strong><br />Nakaira (CT)</strong></em><br /> <span style="color: rgb(255, 0, 0);" class="style5"><strong>DI TERRA E DI MARE</strong></span><span style="color: rgb(255, 0, 0);" class="style10"></span><br /> <em>con</em> Franco Barbanera <em>(clarinetto, gaita, ney, kaval, flauto friscalettu)</em>, Marco Carnemolla <em>(basso, voce)</em>, Francesco Emanuele <em>(chitarra, bouzouki greco, voce)</em>, Mario Gulisano <em>(darbouka, tamburello, bendhir, voce)</em>, Angelo Liotta <em>(bouzouki irlandese, percussioni)</em><br /> Un <strong>viaggio immaginario</strong> in tutto il Mediterraneo con canti e danze di Sicilia, Grecia, Palestina, Turchia, Spagna e Balcani.<br /> Un concerto suggestivo e ricco di emozioni, in cui il <strong>Mediterraneo</strong> viene proposto come luogo vivente di dialogo tra le diversità delle tradizioni musicali e la Sicilia si riappropria della sua millenaria vocazione: testimonianza tangibile dell'incontro di culture in costante e progressiva contaminazione. <br /> <br /> </div> <div class="style6"><br /> <span style="color: rgb(255, 0, 0);" class="style5"><em><strong>24 </strong></em><strong><em>agosto</em></strong><em><strong> ore 21.00</strong></em></span><em><strong><br /> Sgumbiccio Clown Theater (PA)</strong><br /></em><strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);" class="style5">PER FECT DEI</span><br /></strong><em>di </em>Andrea Saitta e Gaetano Basile<br /><em>con </em>Gaetano Basile, Tatiana La Spesa, Andrea Saitta<br /><em>regia</em> Andrea Saitta<em></em><br />Il racconto di una giornata perfettamente imperfetta vissuta tra realtà e surreale, una <strong>favola contemporanea</strong> con toni onirici e malinconici.<br /> Alla ricerca di sé stessa, una ragazza torna a casa dopo una giornata grigia e piena di pioggia. Ritrova il calore della sua casa e del suo letto; stanca, sprofonda nei propri sogni. Le sorprese, però, non sono finite: due ladri cercano di svaligiare il suo appartamento; viene licenziata dal lavoro e corteggiata da uomini goffi mentre continua a vivere immersa nella sua malinconia...<br />Uno spettacolo frutto del lavoro di ricerca costante sulla figura del <strong>clown teatrale</strong>, sul suo essere sempre ridicolo, su una semplicità espressiva fatta di sguardi, gesti essenziali e stupore.</div> <div class="style6" align="justify"> </div> <div class="style6" align="justify"> </div> <div class="style6" align="justify"> <div class="style6" align="justify"><br /> </div> </div> <div class="style6"> </div> <div class="style6"> </div> <div class="style6"> <p><strong><span style="color: rgb(255, 0, 0);" class="style5">Ingresso singolo</span> €5,00</strong><br /> <br /> <br /> <strong><em>Informazioni e prevendita:</em></strong><br /></p></div><div align="justify"><strong><em> </em></strong><span class="style5"><strong>NAVE ARGO Associazione Culturale</strong></span><br /> Via Fisicara, 7/a Caltagirone<br /> Tel/Fax 0933 58476<br />nargo@tiscali.it<br /></div>Nave Argo - Associazione Culturalehttp://www.blogger.com/profile/17981906647202473799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-75987179432790144572009-10-01T17:53:00.003+02:002009-10-01T18:19:55.752+02:00XV Festival di Teatro Contemporaneo- TEATRI IN CITTA'<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiR0DQk14-zSegoSiZ6m4ftIx-kAun6i66R3zbY8snjSpOieWE_kwG71o2eezwZep1XMQdFNYRLYf08Oa9IiZQbA35F9SCWrNrUO3iRyTaWOxgUe79X6C-g3aPj_itV787HEhdshjVKzveX/s1600-h/DSC_0308.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiR0DQk14-zSegoSiZ6m4ftIx-kAun6i66R3zbY8snjSpOieWE_kwG71o2eezwZep1XMQdFNYRLYf08Oa9IiZQbA35F9SCWrNrUO3iRyTaWOxgUe79X6C-g3aPj_itV787HEhdshjVKzveX/s320/DSC_0308.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5387666175202981282" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIT6DJzGfIr8M0pUwKfR-PUo1-3Gv6e0xIIrKKRMK8ZOG2dXPcZIGZtPyq31ePjYVRAi4UPJOO-pmQkOJQp72EISP_tyEjarpsD0HhHN7AQhB78wXkz-I4w5sgkO799StNJPbOPrIIygC3/s1600-h/DSC_0339.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIT6DJzGfIr8M0pUwKfR-PUo1-3Gv6e0xIIrKKRMK8ZOG2dXPcZIGZtPyq31ePjYVRAi4UPJOO-pmQkOJQp72EISP_tyEjarpsD0HhHN7AQhB78wXkz-I4w5sgkO799StNJPbOPrIIygC3/s320/DSC_0339.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5387666179102226882" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGtjngOdH8bg2xuB6cWzN8ejnzNowUsItOYya5b_QYBWxA64kALP8pzgwniw3v45BNS81y0UppNxsyJqe5zunHIYg1DgJ-RFyBlUFJvwCH4eHP5f2Iz7_GTN1oo8Wf4WNuTC5dww2KC_zK/s1600-h/DSC_0352.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGtjngOdH8bg2xuB6cWzN8ejnzNowUsItOYya5b_QYBWxA64kALP8pzgwniw3v45BNS81y0UppNxsyJqe5zunHIYg1DgJ-RFyBlUFJvwCH4eHP5f2Iz7_GTN1oo8Wf4WNuTC5dww2KC_zK/s320/DSC_0352.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5387666190168707682" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT_NZWP-nPfWm2DcziPVOMNSBGALlkIgLIoIBGbo60MWGN1tFgUBanDv5THSKuoPpdt1LynGwoQbl2af58OXEtP6924x8fDSSF8RvPr6vrtZqt6qmmxvXw-1Rdsxx62M6772zVqOeSbASg/s1600-h/DSC_0363.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT_NZWP-nPfWm2DcziPVOMNSBGALlkIgLIoIBGbo60MWGN1tFgUBanDv5THSKuoPpdt1LynGwoQbl2af58OXEtP6924x8fDSSF8RvPr6vrtZqt6qmmxvXw-1Rdsxx62M6772zVqOeSbASg/s320/DSC_0363.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5387666191650515522" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXOCwWe54TOhHJLSrgWaLyLdCJ1Cfhv5RxjAv28iEj7K4yzaVZBnSM2Fq0_A7Xg-n50mAe5ya9Mz2-HEFdL_EBMeL_oFSOE1UA0I3i_YlOeblnBSfsqiFWamFplPCXD3HsuAEJI2SjgMrb/s1600-h/DSC_0399.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXOCwWe54TOhHJLSrgWaLyLdCJ1Cfhv5RxjAv28iEj7K4yzaVZBnSM2Fq0_A7Xg-n50mAe5ya9Mz2-HEFdL_EBMeL_oFSOE1UA0I3i_YlOeblnBSfsqiFWamFplPCXD3HsuAEJI2SjgMrb/s320/DSC_0399.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5387666201861302610" border="0" /></a><br /><br /><br /><br />Mercoledi, 26 agosto 2009<br /><br />GestiColando<br /><br />SENZA RIPOSO<br />in scena: Anna Bellia, Adriana Bruno, Marco Sciotto<br />regia: Giacomo Paolo Giorelli, Davide La Porta, Marco Sciotto<br /><br />Il progetto nasce dalle pagine di Kafka (Prometeo) Borges (La casa di Asterione) e Buzzati (Il grande ritratto), diventando un'opera a se stante, composta da tre diversi momenti che si sostengono reciprocamente. Un<span style="font-style: italic;"> fil rouge</span> attraversa questo spettacolo, quello che accomuna le esistenze dei tre diversi protagonisti , isolati in una scena bianca e vuota: prigione, non-luogo di individui talvolta visionari, talvolta lucidi, non-luogo nel quale si compie un percorso singolare per ognuno di essi, un percorso di dolore nella conoscenza, di follia o di solitudine e desiderio morboso. Senza quiete, riposo o stasi, bensì marcato da un'ossessiva e continua ricerca.<br />E' così che quel <span style="font-style: italic;">fil rouge</span> attraversa, come un filo d'Arianna, le labirintiche vite dei tre, intrecciandosi alle smisurate catene di Prometeo, agli assillanti ricordi di Endriade, agli infiniti corridoi di Asterione; disegnando infine un possibile tracciato segnato dalla memoria, dalla solitudine e dalla ricerca di un riposo che forse non arriverà, perchè, probabilmente, tali labirinti non hanno porte.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-5040490254648295292009-10-01T15:15:00.003+02:002009-10-01T17:20:16.315+02:00XV Festival di Teatro Contemporaneo- TEATRI IN CITTA'<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRi4IE8CuBISzLY-cBh9swKNQgzpyEobWJZJq73NpGqtz5EWuDsPoUrv56lmG_rSMqBlANUihizkfiEi7mFaa3PYPCbktEebZ0KWEBiDdAQbMUws8KUC60BhTF_Lu3tS739IVvnNPKdKZB/s1600-h/DSC_0198.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRi4IE8CuBISzLY-cBh9swKNQgzpyEobWJZJq73NpGqtz5EWuDsPoUrv56lmG_rSMqBlANUihizkfiEi7mFaa3PYPCbktEebZ0KWEBiDdAQbMUws8KUC60BhTF_Lu3tS739IVvnNPKdKZB/s320/DSC_0198.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5387651249052392546" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFQjLiHdkgzpQ28b5WZIVLXbOmCgPM_D3vUaTtzifIWpRP21aW7VXampZk4uvvcHH8KTuLeheaKJ9mxX27sUtw-TMKsDAMs9yyhjCUDXNswAR67FrbGj0lrePUE5LSWbgrYnIWtWxJavk2/s1600-h/DSC_0194.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFQjLiHdkgzpQ28b5WZIVLXbOmCgPM_D3vUaTtzifIWpRP21aW7VXampZk4uvvcHH8KTuLeheaKJ9mxX27sUtw-TMKsDAMs9yyhjCUDXNswAR67FrbGj0lrePUE5LSWbgrYnIWtWxJavk2/s320/DSC_0194.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5387651242195287298" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMscuTcazjtV7ohYIxjNsheUJAeWqIKKmgnQxbnnnLerhQE8cwq22FddNwq1EI7myDBnpa0u_mAj0uhWX-6nOqKG5n8bpwdJUyKwNm_iZ2Eu0iwcy4ZwboQGUbU764w11a9c0a2HWcyh6n/s1600-h/DSC_0163.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMscuTcazjtV7ohYIxjNsheUJAeWqIKKmgnQxbnnnLerhQE8cwq22FddNwq1EI7myDBnpa0u_mAj0uhWX-6nOqKG5n8bpwdJUyKwNm_iZ2Eu0iwcy4ZwboQGUbU764w11a9c0a2HWcyh6n/s320/DSC_0163.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5387651236141034578" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj96vm_3ZrQpeFw5dpCrkGBnUhHFgbpykfyMK9FmMza2jlCbaiq-wPL3XQLX0zOr817j6TVtgrz6anKe_b0NXmxR21LirmxJzqDeNrR6TQ6KdeuuxxUm7uYihF8Wc6Ihc95tenm1a7r9bh3/s1600-h/DSC_0148.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj96vm_3ZrQpeFw5dpCrkGBnUhHFgbpykfyMK9FmMza2jlCbaiq-wPL3XQLX0zOr817j6TVtgrz6anKe_b0NXmxR21LirmxJzqDeNrR6TQ6KdeuuxxUm7uYihF8Wc6Ihc95tenm1a7r9bh3/s320/DSC_0148.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5387651227983851906" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ4pXyF_uHqdFbX8KgNtXHNNAYFecCFUlO_l7AGl0-lFV6XgM5RpLQD6p3mhfd0yVUfjeOx89FvI_7Bbvy3C1hzlRqI6k4PoubcgwR0da29M1MRdBo5E79JGTHqtTiT5hz7L-cJX1loLrx/s1600-h/DSC_0109.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ4pXyF_uHqdFbX8KgNtXHNNAYFecCFUlO_l7AGl0-lFV6XgM5RpLQD6p3mhfd0yVUfjeOx89FvI_7Bbvy3C1hzlRqI6k4PoubcgwR0da29M1MRdBo5E79JGTHqtTiT5hz7L-cJX1loLrx/s320/DSC_0109.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5387651219070551778" border="0" /></a><br /><br />Martedi, 25 agosto 2009<br /><br />Teatro Pubblico Incanto-Messina<br /><br />FRAGILE (prima nazionale)<br /><br />scritto e diretto da Tino Caspanello con Cristina Minasi e Giuseppe Carullo<br />un uomo, una donna, palloncini da gonfiare, vestiti da indossare. una piccola fenomenologia, una storia in equilibrio sul filo della quotidianità di una coppia, sorpresa a giocare tra poesia e brevi cortocircuiti esistenziali, che mettono a nudo la fragilità delle nostre relazioni, degli amori e delle vite che tentiamo di vivere.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-28982090215638571942009-08-26T13:10:00.003+02:002009-08-26T13:21:00.446+02:00XV Festival di Teatro Contemporaneo- TEATRI IN CITTA'<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5qEwlbgzaJo1WKFaEAAf_HQBpeKMvANRtOLSySbIwiLqFlCAf_UGQoaQU86QRA8-t2DtIPdgJ3EXo5Uwx-riuhtdYz0KO7kf4uLysJRoliIw_XHGZQSSTyn-lBtox62twBbFj4TaMbEfj/s1600-h/DSC_0842.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5qEwlbgzaJo1WKFaEAAf_HQBpeKMvANRtOLSySbIwiLqFlCAf_UGQoaQU86QRA8-t2DtIPdgJ3EXo5Uwx-riuhtdYz0KO7kf4uLysJRoliIw_XHGZQSSTyn-lBtox62twBbFj4TaMbEfj/s320/DSC_0842.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5374228914153334546" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPy8a87DjQnvz6sId_xe-uHEkoEihaNKeRhd1xIFJEGsPXZbh_IApiJ2kXWnjuDs4-rM2Gp_b7rv9XYRI6F_DawS7cN1H2QsaOkfBea7v0-jUK1psY-wrkZHooLA68756Ul18vrN94ruM7/s1600-h/DSC_0871.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPy8a87DjQnvz6sId_xe-uHEkoEihaNKeRhd1xIFJEGsPXZbh_IApiJ2kXWnjuDs4-rM2Gp_b7rv9XYRI6F_DawS7cN1H2QsaOkfBea7v0-jUK1psY-wrkZHooLA68756Ul18vrN94ruM7/s320/DSC_0871.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5374228906973526258" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3OdFApPWjcWguOAonvydxEv5sQeLIi16sww5KuqZLGGMetgH46R9Va6z09-UCYRLz-nUv3PkhpRviqMmZxGoBlB08kZaE3q6EakJ06GOKQwCDTc3y_fVVdhORetSCvxZspWvqFTiHJZe9/s1600-h/DSC_0998.JPG"><img style="cursor: pointer; 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width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb16GDtP9ifVrdx9J58QLq0NvwABtmOVF26kvUejb4Q5isGmvPwFb8SRSc2dVFsB3djLMOezyJJDmHq69GciAPJndXeiMKTBc9JcdUWDHd3XqEqU2Bc-v0X1KBFLY9TpOWgzGquru0T9Kc/s320/DSC_0910.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5374228884026689746" border="0" /></a><br /><br />Lunedi, 24 Agosto 2009<br /><br />GIOVANNI CALCAGNO E LA CASA DEI SANTI<br /><br />ETNA- Cunti sutta la Muntagna<br /><br />di e con Giovanni Calcagno, percussioni e liuti Salvatore Scandurra, video di Alessandra Pescetta<br />Nel solco della grande tradizione siciliana del teatro di narrazione, a metà tra le tecniche dei cantastorie e qulle dei cuntisti, questo spettacolo incontra due testi importanti che hanno, come sfondo comune, la valle dell'Etna: il <span style="font-style: italic;">Pervigilium Veneris</span>, componimento anonimo latino del 2° secolo d. C. inneggiante all'arrivo di Venere in primavera e la <span style="font-style: italic;">Cantiga dell'Etna</span>, ispirata dagli avvenimenti relativi alla fine miracolosa si un eruzione del vulcano, probabilmente composta nel 13° secolo d. C.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-28560423208657898292009-08-24T10:17:00.006+02:002009-08-24T10:37:18.057+02:00XV Festival di Teatro Contemporaneo- TEATRI IN CITTA'<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGAsRoT-wV28Y3c6A61ueaK7WxCjB3ZSnjEue8IreYmB5e6c_3MmviI0PZMhduCR4_mQ4iaTGoqToU9ICZBL6JI4osUrnkeGTyM4Wul8oMoLtu9JvNKVnzxsO8i3QsAGkMHT5dmZcHT86D/s1600-h/DSC_0483.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGAsRoT-wV28Y3c6A61ueaK7WxCjB3ZSnjEue8IreYmB5e6c_3MmviI0PZMhduCR4_mQ4iaTGoqToU9ICZBL6JI4osUrnkeGTyM4Wul8oMoLtu9JvNKVnzxsO8i3QsAGkMHT5dmZcHT86D/s320/DSC_0483.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373442315212701970" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8elkCbHL-VyCC9uSzj75eCODf_67TsXsWtXKkgq77UVbhRzgwX_9YmlRkA1qdxNGIYZhA3kjRQZXmmkcSpgyIuNPoAYsirPUWZqzOrSvy33nl8f8SvcF6hYD68XPmK9mpCL6GKIG6vys2/s1600-h/DSC_0460.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8elkCbHL-VyCC9uSzj75eCODf_67TsXsWtXKkgq77UVbhRzgwX_9YmlRkA1qdxNGIYZhA3kjRQZXmmkcSpgyIuNPoAYsirPUWZqzOrSvy33nl8f8SvcF6hYD68XPmK9mpCL6GKIG6vys2/s320/DSC_0460.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373442303495887970" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-n_buMD4pzT-GwdPJ_NrEllO3E6O-KxWV121lbQJzutIVLRTDe_fz_pxCzJTY-OXphdFOoHnOJqnywRoy9raHtDAqAMSvZrLizJjQYv_xKsfl9cUlmMFTMOyRXVPeWpNwnlgDGIqUDNzu/s1600-h/DSC_0408.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-n_buMD4pzT-GwdPJ_NrEllO3E6O-KxWV121lbQJzutIVLRTDe_fz_pxCzJTY-OXphdFOoHnOJqnywRoy9raHtDAqAMSvZrLizJjQYv_xKsfl9cUlmMFTMOyRXVPeWpNwnlgDGIqUDNzu/s320/DSC_0408.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373442300728999682" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9lHNzgCycaEtx47GoBJ1vpymE8QmNfZ6NItSAvsm8E3UaBY0-sXfBKfWBTDpQMpK_d3uOeRAmmBaeuVuvtihWtL-OADq8x7VrmQ0aaCu8ZwyZ-dS2GnFaaXaFQVpvUMOyFV1gEQxXN1UI/s1600-h/DSC_0538.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 213px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9lHNzgCycaEtx47GoBJ1vpymE8QmNfZ6NItSAvsm8E3UaBY0-sXfBKfWBTDpQMpK_d3uOeRAmmBaeuVuvtihWtL-OADq8x7VrmQ0aaCu8ZwyZ-dS2GnFaaXaFQVpvUMOyFV1gEQxXN1UI/s320/DSC_0538.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373442293294718738" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMKuzrzR9kQdSJwmmuI2KrL2h-a8OWe73VEqQiR4w1hRVlB70RHzxh_ALNtcERuc_qxYC7z7qwsKoBGn6p-tQ_ISpc17Y6WZlFfjKj-LDlXyeLVt5L7kxqhvojMxvAaaKuiNxmSZHQZdX5/s1600-h/DSC_0377.JPG"><img style="cursor: pointer; width: 213px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMKuzrzR9kQdSJwmmuI2KrL2h-a8OWe73VEqQiR4w1hRVlB70RHzxh_ALNtcERuc_qxYC7z7qwsKoBGn6p-tQ_ISpc17Y6WZlFfjKj-LDlXyeLVt5L7kxqhvojMxvAaaKuiNxmSZHQZdX5/s320/DSC_0377.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373442287119082594" border="0" /></a><br /><br />DOMENICA, 23 Agosto 2009<br /><br />Compagnia la Pentola Nera- DANLENUAR<br />scritto e diretto da Giacomo Guarneri<br />con Giacomo Guarneri e Maria Francesca Spagnolo<br /><br />La terribile tragedia di minatori italiani morti nelle miniere del Belgio nel '56, la dura realtà della fuga dalla miseria del nostro Meridione, vengono restituiti, in forma di dialogo epistolare, attraverso lo sguardo candido dei due protagonisti: Antonio, il marito, che parte in cerca di lavoro, e Ginoveffa, la moglie, che resta a casa e aspetta di raggiungerlo.<br />L'autore ha ricevuto nel 2008 il Premio Teatrale E.M. Salerno per la drammaturgia.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-11894562540203302102009-08-23T16:06:00.011+02:002009-08-24T10:52:29.474+02:00XV Festival di Teatro Contemporaneo TEATRI IN CITTA'<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhIK_DAfxNsd9bUxpic6CXIM1mKvSsINOrD9vysD3TC9rSdMEcnfzee6SHrTcfMjHPOZVeVGoHVVAl_3LauhcIQja4Bd1AYFKndBwoommtL4EnRKokiI3Z4i9a12Dd5sfbf7-59x09NkFA/s1600-h/DSC_0066+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373162369581586834" style="margin: 0px 10px 10px 0px; float: left; width: 213px; height: 320px;" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhIK_DAfxNsd9bUxpic6CXIM1mKvSsINOrD9vysD3TC9rSdMEcnfzee6SHrTcfMjHPOZVeVGoHVVAl_3LauhcIQja4Bd1AYFKndBwoommtL4EnRKokiI3Z4i9a12Dd5sfbf7-59x09NkFA/s320/DSC_0066+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG" border="0" /></a><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJAc5uzAls0JMQyASk4snkuUjcBOnDNTUAi7Qs_jSjQ5qrkArXgRnQvIrOxIR9YudyXDIHmSwdp0xJMDVRdSTM07R43ueffmtYM-93WH4iE-fUS57Ai9XioVYUfjZLekfRTkgoZi4y1zpW/s1600-h/DSC_0298+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373162363787588514" style="margin: 0px 10px 10px 0px; float: left; width: 320px; height: 213px;" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJAc5uzAls0JMQyASk4snkuUjcBOnDNTUAi7Qs_jSjQ5qrkArXgRnQvIrOxIR9YudyXDIHmSwdp0xJMDVRdSTM07R43ueffmtYM-93WH4iE-fUS57Ai9XioVYUfjZLekfRTkgoZi4y1zpW/s320/DSC_0298+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG" border="0" /></a><br /><br /><br /><div><br /></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjECsMdXpF27ELqapc4puo_wCOl538n2dTcH_Zyyvi5hJCAfJJhI9KmGU3kg2ryw3MqxU-P4S4vFqgHguKqjKuI9Fwotn2ZX9hQCPflT6IHtOzeE1J2T46aRcMQ9RgYDnIiwErULPZEchoI/s1600-h/DSC_0159+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373162351107300338" style="margin: 0px 10px 10px 0px; float: left; width: 320px; height: 213px;" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjECsMdXpF27ELqapc4puo_wCOl538n2dTcH_Zyyvi5hJCAfJJhI9KmGU3kg2ryw3MqxU-P4S4vFqgHguKqjKuI9Fwotn2ZX9hQCPflT6IHtOzeE1J2T46aRcMQ9RgYDnIiwErULPZEchoI/s320/DSC_0159+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG" border="0" /></a></div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjECsMdXpF27ELqapc4puo_wCOl538n2dTcH_Zyyvi5hJCAfJJhI9KmGU3kg2ryw3MqxU-P4S4vFqgHguKqjKuI9Fwotn2ZX9hQCPflT6IHtOzeE1J2T46aRcMQ9RgYDnIiwErULPZEchoI/s1600-h/DSC_0159+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG"></a></div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjECsMdXpF27ELqapc4puo_wCOl538n2dTcH_Zyyvi5hJCAfJJhI9KmGU3kg2ryw3MqxU-P4S4vFqgHguKqjKuI9Fwotn2ZX9hQCPflT6IHtOzeE1J2T46aRcMQ9RgYDnIiwErULPZEchoI/s1600-h/DSC_0159+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG"></a></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjECsMdXpF27ELqapc4puo_wCOl538n2dTcH_Zyyvi5hJCAfJJhI9KmGU3kg2ryw3MqxU-P4S4vFqgHguKqjKuI9Fwotn2ZX9hQCPflT6IHtOzeE1J2T46aRcMQ9RgYDnIiwErULPZEchoI/s1600-h/DSC_0159+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG"></a></div><br /><div></div><br /><div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHmASOYQljkB6UQesHdrufE_qxhSd8aJIDYpbhfVzBqlcjSk2phvqVeuSgPQ-DueAsvfvMOKwtpQTLP2Tzu8x1KElgSVasWoC4__R6doDHx0ci9qnmHAY4eK1uPGNt4jz8UvdyWK0RmxwO/s1600-h/DSC_0033+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373162344401329170" style="margin: 0px 10px 10px 0px; float: left; width: 320px; height: 213px;" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHmASOYQljkB6UQesHdrufE_qxhSd8aJIDYpbhfVzBqlcjSk2phvqVeuSgPQ-DueAsvfvMOKwtpQTLP2Tzu8x1KElgSVasWoC4__R6doDHx0ci9qnmHAY4eK1uPGNt4jz8UvdyWK0RmxwO/s320/DSC_0033+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG" border="0" /></a></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5CjkNRa5BuzeapLjdriUQHG6yMJR6qSUmSm2fy_qpKhUfkF6nS0OgyF4_QgjC70hAlN5tTG0-lRjfsV4JU7jScx8E-IEGw_QY-GjixoX41YipBoBqmTR2PlV8hyphenhyphenh2IF1qIjpgzRM3vtk7/s1600-h/DSC_0310+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373162356002814578" style="margin: 0px 10px 10px 0px; float: left; width: 320px; height: 213px;" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5CjkNRa5BuzeapLjdriUQHG6yMJR6qSUmSm2fy_qpKhUfkF6nS0OgyF4_QgjC70hAlN5tTG0-lRjfsV4JU7jScx8E-IEGw_QY-GjixoX41YipBoBqmTR2PlV8hyphenhyphenh2IF1qIjpgzRM3vtk7/s320/DSC_0310+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG" border="0" /></a></div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHmASOYQljkB6UQesHdrufE_qxhSd8aJIDYpbhfVzBqlcjSk2phvqVeuSgPQ-DueAsvfvMOKwtpQTLP2Tzu8x1KElgSVasWoC4__R6doDHx0ci9qnmHAY4eK1uPGNt4jz8UvdyWK0RmxwO/s1600-h/DSC_0033+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG"></a></div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjECsMdXpF27ELqapc4puo_wCOl538n2dTcH_Zyyvi5hJCAfJJhI9KmGU3kg2ryw3MqxU-P4S4vFqgHguKqjKuI9Fwotn2ZX9hQCPflT6IHtOzeE1J2T46aRcMQ9RgYDnIiwErULPZEchoI/s1600-h/DSC_0159+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG"></a></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHmASOYQljkB6UQesHdrufE_qxhSd8aJIDYpbhfVzBqlcjSk2phvqVeuSgPQ-DueAsvfvMOKwtpQTLP2Tzu8x1KElgSVasWoC4__R6doDHx0ci9qnmHAY4eK1uPGNt4jz8UvdyWK0RmxwO/s1600-h/DSC_0033+%5BRisoluzione+del+desktop%5D.JPG"></a></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><div><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />SABATO, 22 agosto 2009<br /></div><br /><div>TEATRO DITIRAMMU- Palermo</div><br /><div></div><div>CROLLALANZA, racconto giullareco per W.Shakespeare</div><br /><div>messa in scena di Salvo Piparo, Elisa Parrinello con</div><div>Salvo Piparo (contastorie), Elisa Parrinello (canto e danze), Salvo Fundarò (il contastorie), Roberta Scalavino (soprano)</div><br /><div></div><div>Guitti, saltimbanco, clown, pazzi e ribelli dell'immaginazione, i quattro attori in scena svelano,come fedeli discepoli, il segreto di Shakespeare, forse di origini siciliane e quindi "Scecspir", forse inglese come vorrebbe la Regina. Quel che è certo è che molte cose coincidono con la teoria ch evede il giovane William o Guglielmo: siciliano!</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-88725864828875689062009-08-23T10:52:00.010+02:002009-08-23T16:38:38.533+02:00XV Festival di Teatro Contemporaneo TEATRI IN CITTA'<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvphWSKXpy_Tafn8cqK5E_rV0C-ijtBphW71Hq9u_De57KwP2n8v4xQFBj5StFAuOeaeD32nznrFOlqKqETNv4u_oUVHAeMXIR94bL0PsJYkxpGjflP9LwRoG6mnFWv546gistH8skZkxq/s1600-h/DSC_0258.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373148930164750354" style="WIDTH: 281px; CURSOR: hand; HEIGHT: 196px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvphWSKXpy_Tafn8cqK5E_rV0C-ijtBphW71Hq9u_De57KwP2n8v4xQFBj5StFAuOeaeD32nznrFOlqKqETNv4u_oUVHAeMXIR94bL0PsJYkxpGjflP9LwRoG6mnFWv546gistH8skZkxq/s320/DSC_0258.JPG" border="0" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1coKbdzus1wvj1IZqxIb4GNF4J_yzh0aUXYbHXAMtGM6fMt0QpzRZkpkHxkXTxszokukGAkTENPLsx8DiV7YbywnOzL3-VkdwN9TxuZvyY7VIdi52jwglvi2TF1M5hgP5nSjFWChyphenhyphenDjsN/s1600-h/DSC_0294.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373158199254256786" style="WIDTH: 258px; CURSOR: hand; HEIGHT: 198px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1coKbdzus1wvj1IZqxIb4GNF4J_yzh0aUXYbHXAMtGM6fMt0QpzRZkpkHxkXTxszokukGAkTENPLsx8DiV7YbywnOzL3-VkdwN9TxuZvyY7VIdi52jwglvi2TF1M5hgP5nSjFWChyphenhyphenDjsN/s320/DSC_0294.JPG" border="0" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj53mk4vQiJIunl7kG6lPbL7KkWts_mA9060ok45P2jo7M3RfwRjRt-GeUd7DH3sduc9jaJlG-29lmO6edf_jWaHP94Mlm6aGUCbFqtSS0sv8U6gbPbDh6ei5F1Ep4aw7vV80_m4LbX_bey/s1600-h/DSC_0827.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373158199381763906" style="WIDTH: 283px; CURSOR: hand; HEIGHT: 196px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj53mk4vQiJIunl7kG6lPbL7KkWts_mA9060ok45P2jo7M3RfwRjRt-GeUd7DH3sduc9jaJlG-29lmO6edf_jWaHP94Mlm6aGUCbFqtSS0sv8U6gbPbDh6ei5F1Ep4aw7vV80_m4LbX_bey/s320/DSC_0827.JPG" border="0" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJYP3OoABetYCyNWEaVfpMiNEQVeE8b_g5tjyQbh98brgwHHXD6BGZzwzcQ_no561snQCOrQubvrJvrFgRkEbSHlBfnXhlxom3XqMC5E8cNDX7sP_uduw0iKKXtYy7MZPEhQarSgxJpenP/s1600-h/DSC_0391.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373158208603995714" style="WIDTH: 274px; 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Successivamente, con l’intento di contaminare il loro suono con il folk scandinavo decidono di invitare ad unirsi anche il chitarrista svedese Jens Ulvsand e la cantante norvegese Jullie Hjetland. Il risultato è un progetto che raccoglie numerose influenze: un luogo comune dove jazz, fusion e folk tradizionale si incontrano creando affascinanti interazioni musicali.</div></div></div></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-80644982307563990652009-08-20T00:32:00.002+02:002009-08-20T00:40:23.072+02:00T - 1<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.pwrc.usgs.gov/whoopers/Holepip1.gif"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 277px; height: 198px;" src="http://www.pwrc.usgs.gov/whoopers/Holepip1.gif" alt="" border="0" /></a>Nave Argo - Associazione Culturalehttp://www.blogger.com/profile/17981906647202473799noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6615428087391684374.post-66477127941280589122009-07-29T17:05:00.007+02:002009-07-30T10:21:50.674+02:00“Teatri in Città 2009” a Caltagirone: musica e teatro contemporaneo<div style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_VUG4QKrkEGg/SnBlvnbe18I/AAAAAAAAAEs/-rLNMSBtu6A/s1600-h/passi.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 188px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_VUG4QKrkEGg/SnBlvnbe18I/AAAAAAAAAEs/-rLNMSBtu6A/s320/passi.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5363899024910768066" border="0" /></a></span><span style="font-size:100%;">
<br /></span><meta equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"><meta name="ProgId" content="Word.Document"><meta name="Generator" content="Microsoft Word 11"><meta name="Originator" content="Microsoft Word 11"><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CUser%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"><span style="font-size:100%;"><o:smarttagtype namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" name="PersonName"></o:smarttagtype></span><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> </w:Compatibility> <w:browserlevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:latentstyles deflockedstate="false" latentstylecount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if !mso]><object classid="clsid:38481807-CA0E-42D2-BF39-B33AF135CC4D" id="ieooui"></object> <style> st1\:*{behavior:url(#ieooui) } </style> <![endif]--><style> <!-- /* Font Definitions */ @font-face {font-family:"Book Antiqua"; 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font-family: georgia;font-family:georgia;"> <span style="font-size:100%;">Il festival, diretto da Nicoleugenia Prezzavento e Fabio Navarra, nel corso degli anni si è affermato a livello nazionale come un esempio di manifestazione culturale volta a promuovere la nuova drammaturgia </span><span style="font-size:100%;">contemporanea italiana.<span style=""> </span>Ma può definirsi anche un esempio di perseveranza degli organizzatori nel voler continuare a resistere nella programmazione nonostante il progressivo taglio di fondi da parte delle Istituzioni. <o:p></o:p></span></div> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;">In questi anni comunque non è mancato il successo di pubblico e di critica e finanche la prestigiosa assegnazione nel 2005 e nel 2007, di una medaglia d’argento da parte della <b style="">Presidenza della Repubblica Italiana</b> <span style="">in riconoscimento ai suoi meriti culturali e sociali.</span><o:p></o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><span style=""> </span><o:p></o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;">Il programma di </span><span style="font-size:100%;"><b><span style="color:red;">teatri </span></b><b><span style="">in<span style="color:red;"> città </span>2009</span></b></span><span style="font-size:100%;"> è<b><span style="color:red;"> </span></b>dedicato alla Sicilia come terra di migrazione e contaminazione di popoli e culture: o</span><span style="font-size:100%;">sservare e raccontare le migrazioni da e verso <st1:personname productid="la Sicilia" st="on">la Sicilia</st1:personname> come occasione straordinaria per ripensare la storia moderna e contemporanea dell’Isola e le vicende di una società tuttora lacerata fra sogni e delusioni.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;">Apre la rassegna, <b style=""><u>Venerdì 21 Agosto</u></b>, il gruppo musicale danese <b><i style=""><span style="text-transform: uppercase;">FÆRD</span></i></b> che presenta lo spettacolo “<b style="">KRISS – Musiche dal Mare del Nord”:</b> un progetto che raccoglie numerose influenze: un luogo comune dove jazz, fusion, diversi stili folk tradizionali più diversi ed affascinanti contaminazioni sonore si incontrano. <o:p></o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><b style=""><u><span style="">Sabato 22 Agosto</span></u></b></span><span style="font-size:100%;"><span style=""> </span>il <b style=""><i style="">Teatro Ditirammu</i></b> di Palermo presenterà </span><span style="font-size:100%;"><b><span style="">”CROLLALANZA, racconto giullaresco per W. Shakespeare”: </span></b></span><span style="font-size:100%;">guitti, clowns, e ribelli dell’immaginazione, i quattro attori in scena svelano, come fedeli discepoli, il segreto di Shakespeare, forse di origini siciliane e quindi “<i style="">Scecspir</i>”, forse inglese come vorrebbe <st1:personname productid="la Regina." st="on">la Regina.</st1:personname></span><span style="font-size:100%;"><o:p></o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;">Sempre da Palermo arriva la compagnia <b style=""><i style="">Pentola Nera</i>,</b> che <b style=""><u>Domenica 23 Agosto</u></b> presenterà <b style=""><i style="">“</i><span style="text-transform: uppercase;">Danlenuàr</span><i style="">”</i></b>, spettacolo in cui la terribile tragedia dei minatori italiani morti nelle miniere del Belgio nel '56 e la dura realtà della fuga dalla miseria del nostro Meridione, vengono restituiti, in forma di dialogo epistolare, attraverso lo sguardo candido dei due protagonisti.<o:p></o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><b style=""><u><span style="">Lunedì 24 Agosto</span></u></b><b style=""><span style=""> </span></b></span><span style="font-size:100%;"><span style=""> </span><b style=""><i style="">Giovanni Calcagno e <st1:personname productid="la Compagnia Casa" st="on">la Compagnia Casa</st1:personname> dei Santi</i></b> presenterà <span style=""> </span><b style=""><i style="">“</i>ETNA – Cunti sutta la muntagna<i style="">”</i></b> spettacolo che si inserisce nel solco della grande tradizione siciliana del teatro di narrazione, a metà tra le tecniche dei cantastorie e quelle dei <i style="">cuntisti</i>, per raccontare , da due testi antichi in lingua latina e gallega la straordinaria forza della Natura in questi luoghi del Vulcano Etna.<b style=""><i style=""><o:p></o:p></i></b></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;">Chiuderà la rassegna, <b style=""><u>Martedì 25 Agosto</u></b>, il <b style=""><i style="">Teatro Pubblico Incanto</i></b> con la prima nazionale dello spettacolo <b style="">“FRAGILE<i style="">”</i></b>; l’autore e regista Tino Caspanello lavorando sulle suggestioni del linguaggio, del gesto, dell’immagine, del racconto, della musica, prosegue con il suo lavoro di scrittura e messa in scena <span style=""> </span>il<span style=""> </span>percorso di ricostruzione dei frammenti di vita, quelle piccole folgorazioni quotidiane che, troppo spesso, sfuggono alla nostra percezione.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;">Anche quest’anno la rassegna si svolgerà interamente nella cornice architettonica e naturale di <b>Villa Patti</b> che accoglierà gli eventi e gli artisti in cartellone. <b style=""><o:p></o:p></b></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;">Il Festival è realizzato grazie al contributo del <b style="">Comune di Caltagirone</b>, della <b style="">Provincia Regionale di Catania</b> e della <b style="">Regione Siciliana</b>.</span></p><p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;">
<br /></span><span style="font-size:100%;"><o:p></o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;">L’<b style="">inizio degli spettacoli </b>è previsto per le <b style="">ore 21.00</b>.<o:p></o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;">
<br /></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;">Biglietto Intero Euro 5,00; biglietto ridotto Euro 4,00;<o:p></o:p> Abbonamento (5 spettacoli) Euro 18,00.<o:p></o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><b style=""><span style="">
<br /></span></b></span></p><p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><b style=""><span style="">Informazioni e prevendita: 0933.58476 nargo@tiscali.it<o:p></o:p></span></b></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="Testopredefinito1" style="text-align: justify; font-family: georgia;font-family:georgia;"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> Unknownnoreply@blogger.com0